Un interessante sondaggio eseguito da una prof.ssa di psicologia delle comunicazioni, sui comportamenti degli scienziati (tedeschi) coinvolti nelle ricerche sul clima, mette in luce un comportamento che chiamare solo disonesto è veramente troppo poco. Molte cose si chiariscono e stimolano riflessioni su interessi che ben poco hanno a che fare con Scienza: Galileo non abita più qui…

La dott.ssa Post ha contattato 300 scienziati coinvolti nelle ricerche legate al clima. Il 42% di questi ha risposto al questionario che gli era stato proposto. Esso verteva sui vari aspetti della ricerca da loro svolta sui cambimenti climatici, sulle strategie scelte per la comunicazione delle maggiori incertezze del loro lavoro, sulle relazioni con i media.

I risultati convergono su punti molto interessanti e alquanto sbalorditivi, trattandosi di scienziati…

1) Più lo scienziato è coinvolto con i media, molto meno comunica le proprie incertezze  e molto più conferma le convinzioni mediatiche sulla causa antropologica, storicamente unica, pericolosa e descrivibile con modelli.

2) In modo simile, più lo scienziato è convinto dell’allarmismo legato alla CO2, come causa principale del riscaldamento globale, e più egli stringe relazioni con i media per divulgare le proprie convinzioni.

3) Lo scienziato preferisce non divulgare ai media i risultati che indicano un rallentamento del riscaldamento globale, mentre è più incline a comunicare immediatamente qualsiasi risultato che confermi una rapida crescita e una visione catastrofica.

Ne segue, indipendentemente da quale sia la ragione di tutto ciò, che la maggior parte degli scienziati climatologi tedeschi si sente schiavo dei media, comunicando a loro solo i risultati che seguono la loro strategia operativa (sicuramente non dettata da valori scientifici visto che proprio gli scienziati ne sono succubi…).

Le conclusioni di questo studio sono tristi e spudorate, mostrando un effetto di selezione unilaterale dei climatologi tedeschi. Paura di andar contro i media? Paura di essere additati come “pericolosi” scettici? Paura di non ottenere fondi? O –magari- qualcosa di più … solido e personale?

Tutto ciò comporta, comunque, la soppressione di qualsiasi comunicazione verso il pubblico, quando i risultati mostrano anche solo qualche incertezza e non confermano completamente la “narrazione” allarmistica del riscaldamento causato dalla CO2 di origine umana. Questa è pura disonestà che non può aver posto nella Scienza, ma solo in una certa scienza…

Lo studio riguarda solo gli “scienziati” tedeschi, ma l’invasione di tuttologi televisivi che sanno tutto e parlano di tutto, capaci, però, di ripetere solo e soltanto le solite litanie, vere e proprie marionette nelle mani dei media, fa pensare che la Germania non sia sola.

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Fonte articolo: http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2016/02/06/la-scienza-disonesta-e-ancora-scienza/