Titolo forte… ma reale.
Tante volte abbiamo documentato come, in nome della Scienza, sono state fatte delle assolute “porcate”… E tutto ciò che ruota intorno alla pseudo-Teoria del Riscaldamento Globale Antropico, ne è solo un esempio recente.
Qualcuno insiste nel sostenere che il Riscaldamento causato dalle emissioni antropiche è sotto gli occhi di tutti… ma per dimostrarne l’autenticità, non perdono tempo a modificare i dataset delle temperature del passato, facendo diventare un periodo di raffreddamento emisferico e mondiale come un riscaldamento e viceversa. E purtroppo, anche qui, le prove ci sono e ne abbiamo ampiamente parlato.
La Scienza, quella con al S maiuscola, è sempre stata quella che ha rispettato una serie di regole ben precise… e gli scienziati che lavoravano in tale ambito avevano l’obbligo morale e scientifico di rispettare fedelmente tali regole:
- Disponibilità a cambiare in seguito a nuove regole
- Peer Review (di terze parti, indipendenti) dei lavori pubblicati
- Prendere in considerazione tutte le nuove scoperte
- Accettazione e incoraggiamento del giudizio critico
- Risultati VERIFICABILI e RIPETIBILI
- Cautela nel dichiarare la veridicità ed efficacia di un lavoro
- Misurazioni accurate e prive di errori
Queste sono solo alcune delle regole, di sicuro ce ne sono tante altre… ma tra le tante che non ho inserito in questo elenco, una su tutte è, penso, fondamentale:
IMPARZIALITÀ POLITICA
L’ideologia politica del singolo scienziato non è un grosso problema. Ognuno di noi propende per uno o per l’altro schieramento, ma quando a schierarsi pubblicamente è una rivista autorevole come Nature, come riporta oggi Climatemonitor.it, allora ci si accorge che qualcosa non va.
Già le 7 regole di cui sopra, nell’ambito dell’AGW sono state ripetutamente violate… e la motivazione ormai la conosciamo bene tutti: 2000 miliardi di dollari l’anno.
Ora, con questa dichiarazione pubblica, quale sicurezza ci garantirà Nature nell’ambito climatico? Chi ci assicura che non vengano pubblicati maggiormente (o solo) articoli riguardanti il Riscaldamento Globale Antropico, visto che lo schieramento politico impone che tutti CREDANO, quasi fosse un obbligo, che il clima si sta riscaldando? E qualora ci fossero prove del contrario, la rivista Nature, andrebbe contro le imposizioni del “proprio” schieramento politico?
Tante volte abbiamo accennato al fatto che la NASA e la NOAA sono in qualche modo “condizionate”, per motivi di bilancio economico, a seguire una certa linea politica.
Alla NASA, ad esempio, viene imposto il DIVIETO di usare motori prodotti in Russia per i razzi usati per lanciare i satelliti. Certo… questo dovrebbe stimolare la ricerca scientifico-tecnologica in USA, ma nel mentre come si fa?
Alla NOAA viene imposto, invece, di dimostrare che tutto il mondo si sta surriscaldando. E così viene omesso il fatto che i ghiacci si sciolgono a causa di eruzioni vulcaniche e idrotermali sottomarine… arrivando ad affermare che la temperatura dell’acqua in profondità non ha alcun impatto con la formazione del ghiaccio… Oppure che l’attività solare non ha alcuna influenza sul clima del nostro pianeta.
Insomma, la politica si sta imponendo in tutti i settori… anche in quelli che, teoricamente, dovrebbero restare apolitici.
E se un giorno venisse imposto, politicamente, di INSEGNARE in tutte le scuole del mondo che l’unica causa dei cambiamenti climatici sono le emissioni prodotte dalle attività umane, in barba a tutte le prove (peer review) del contrario, come ci si giustificherebbe davanti alle generazioni future che, magari, si ritroverebbero a combattere contro un raffreddamento climatico?
A me sembra una roulette russa.. Si sta “scherzando” troppo con il fuoco… e per farlo si è arrivati ad usare delle carte che non mostrano la variazione della temperatura espressa in GRADI (centigradi, fahrenheit o kelvin), ma in PERCENTUALE… così il riscaldamento viene enfatizzato ulteriormente!
Chissà dove andremo a finire!!!!
Temo fortemente nella veridicità del titolo 🙁
Bernardo Mattiucci
Attività Solare