Di P. Gosselin 24 agosto 2018

Mentre la fusione del ghiaccio artico estivo si avvicina al suo apice, possiamo dire con grande certezza che la fusione del ghiaccio di quest’anno prolungherà ancora di un altro anno la tendenza della massa glaciale artica verso un rimbalzo.

Il ghiaccio marino artico estivo ora cresce da 12 anni

La nostra blogger scettica giapponese e buona amica Kirye riporta, utilizzando i dati del Danish Meteorological Institute (DMI), che il picco di crescita del volume di ghiaccio crescente del Mar Glaciale Artico si è allungato ancora di un altro anno – ora ha raggiunto i 12 anni.

Grafico di Kirye. Fonte dei dati: Danish Meteorology Institute (DMI).

Così la fusione del Mare Glaciale Artico ha sfidato le affermazioni isteriche della scomparsa del ghiaccio marino dopo l’uscita del film propagandistico sul clima di Al Gore An Inconvenient Truth, sconvolgendo un numero elevato di esperti.

Naturalmente gli allarmisti, augurando tutte queste buone notizie a distanza, amano mostrare le carte PIOMASS per mantenere gli allarmi di supporto per loro vitale. Tuttavia, le carte PIOMASS mostrano convenientemente solo il picco del ghiaccio marino artico, dal 1980.

Se gli allarmisti vogliono torniamo indietro nel tempo e guardiamo a lungo termine, allora torniamo almeno al 1900. Quello che segue è un grafico che mostra l’estensione del ghiaccio marino artico risalente al 1900:

Come mostra la tabella qui sopra, l’estensione del ghiaccio marino artico era ugualmente basso circa 90 anni fa, un periodo in cui la CO2 atmosferica era a livelli in cui ci viene riferito che sono climaticamente molto “sicuri”.

Il ghiaccio marino non ha nulla a che fare con la CO2 atmosferica

Ovviamente la CO2 non ha praticamente nulla a che fare con l’estensione del ghiaccio marino artico. Piuttosto si comporta in risposta ad altri cicli naturali molto più potenti, vale a dire i cicli oceanici.

Il grafico seguente mostra il volume di ghiaccio dell’Oceano Artico rispetto ai cicli della temperatura superficiale dell’Oceano Atlantico, chiamato AMO:

L’estensione del ghiaccio marino artico è chiaramente determinata dai cicli naturali di temperatura del Nord Atlantico.

Ovviamente la correlazione tra le cicliche temperature superficiali dell’Oceano Atlantico settentrionale e l’estensione del ghiaccio marino artico è straordinariamente alta.

Estate in Groenlandia: una delle più fredde degli ultimi 30 anni

La Groenlandia in questo momento sta osservando anomalie di temperatura molto fredde, una condizione che afferma Joe Bastardi di Weatherbell che persisterà per un paio di settimane, twittando qui che ci sarà “molto freddo per i prossimi 10-15 giorni”:

Le previsioni della Groenlandia sono molto più fredde del normale. Immagine ritagliata da WeatherBell 23 agosto 2018 Aggiornamento giornaliero.

L’estate sarà una delle più fredde in 30 anni

Joe, infatti, in seguito ha twittato come l’intero inverno della Groenlandia nel suo complesso è stato freddo, e i modelli prevedono che la situazione rimanga tale per altre 6 settimane:

https://twitter.com/BigJoeBastardi/status/1032764208692121601?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1032764208692121601&ref_url=http%3A%2F%2Fnotrickszone.com%2F2018%2F08%2F24%2Farctic-summer-sea-ice-growth-trend-extends-another-year-greenland-summer-one-of-coldest-in-30-years%2F

150 miliardi di tonnellate di ghiaccio sopra la media

Anche il bilancio di massa superficiale della Groenlandia è al di sopra della norma. Kirye riporta: “L’estate di quest’anno sembra essere finita in #Greenland. La calotta di ghiaccio ha guadagnato 500 Gt dal 1° settembre 2017, che è di circa 150 Gt sopra la media del 1981-2010.”

grafico: Danish Meteorological Institute.

Fonte: No Tricks Zone