Di Giorgio Valleris – 25 Maggio 2023

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“I cambiamenti climatici non vanno confusi – come troppo spesso si ascolta dai mezzi di informazione e dalle dichiarazioni di alcuni responsabili politici – con gli eventi meteorologici, e le alluvioni non dipendono solo da eventi meteo-climatici ma anche dalla geomorfologia e dall’uso del suolo”. Parola di Franco Prodi, fisico dell’atmosfera nonché uno degli scienziati di Clintel-Italia, già firmatari della Petizione «Non c’è alcuna emergenza climatica» inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e autori del recente volume «Dialoghi sul Clima, tra emergenza e conoscenza».

In una nota, gli scienziati di Clintel-Italia hanno detto chiaramente: “In ordine ai recenti luttuosi eventi causati dall’alluvione in Romagna, osserviamo che studi scientifici riportati anche dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) concludono che non ci sono sufficienti evidenze che possibili cambiamenti nella probabilità o della magnitudo degli eventi alluvionali possano essere attribuiti all’influenza umana sui cambiamenti climatici”.

Franco Prodi: i danni da eventi alluvionali aumentano per scelte territoriali sbagliate

“I danni dovuti agli eventi alluvionali, che vengono associati ai cambiamenti climatici, sono invece dovuti nella loro quasi totalità a scelte di pianificazione territoriale e costruttive umane non corrette, ad una lettura sbagliata del territorio e del sistema fluviale e marino nella loro continua dinamicità”, prosegue Prodi nel corso di questa intervista a “1984”: piano di fuga, il talk show di Byoblu condotto da Francesco Borgonovo.

Aumentano i danni e le vittime, non gli eventi alluvionali: ecco un altro mito da sfatare

“C’è una frequenza di eventi alluvionali con un aumento dei danni e delle vittime, ma questo è legato al fatto che i territori collinari sono stati utilizzati per fabbriche e abitazioni. È da sfatare il mito secondo cui ci sia un aumento – aggiunge lo scienziato -. E in ogni caso, possiamo parlare di clima solamente quando ragioniamo su delle scale trentennali: il clima è sostanzialmente una statistica della meteorologia fatta su basi temporali variabili. Se ci interessa il clima del passato parliamo anche di centinaia di migliaia di anni, ma normalmente noi lo facciamo sulla base di trent’anni. Quindi per me è un evento completamente meteorologico e se devo fare un rilievo è che non vedo trattazioni radar-meteorologiche di questo caso”.