Del Professore Domenico Salimbeni – 8 Marzo 2024

Il famoso professore ungherese di Fisica Ferenc Miskolczi, che ho già citato nel post del 7 settembre 2023 “È ARRIVATA LA DIMOSTRAZIONE SPERIMENTALE CHE L’EFFETTO SERRA DELLA CO2 NON ESISTE!”, membro dell’accademia delle scienze ungherese, Direttore del Dipartimento di Radiazione atmosferica dell’Istituto di Fisica dell’atmosfera di Budapest, che ha collaborato anche con la NASA e in Italia con CNR, università di Bologna e il Centro internazionale di Fisica teorica di Trieste, intervistato dal Prof. Franco Battaglia, ha definito la “congettura” del riscaldamento globale di origine antropica “empiricamente falsificata” come dimostra in modo lapalissiano, a coloro che ragionano col proprio cervello invece di lasciarsi propinare la scienzah da un burattinaio (o una burattinaia: Greta), l’analisi dei dati degli ultimi 61 anni durante i quali la concentrazione della CO2 è aumentata costantemente ma il conseguente “immaginario” effetto serra NON è aumentato.

Secondo Miskolczi la temperatura superficiale media globale del nostro Pianeta dipende da due soli fattori:

1) L’apporto radiativo del Sole;

2) L’onnipresente copertura nuvolosa media globale mantenuta dal ciclo idrologico;

e la “fisica dell’effetto serra” dovrebbe essere rivista completamente, perché i modelli matematici teorici, fondamentali per descrivere lo stato di equilibrio radiativo medio globale del sistema Terra-atmosfera sui quali si basa la teoria dell’effetto serra sono in netto contrasto con la dimostrazione che i parametri climatici chiave del nostro Pianeta possono essere dedotto teoricamente sulla base di considerazione puramente astrofisiche e di alcune ipotesi plausibili sulla composizione della superficie terrestre e sulla struttura dell’atmosfera, e che il sistema Terra-atmosfera è in equilibrio radiativo ed è descrivibile con una costante solare, mentre l’effetto serra descritto dalla teoria di Svante Arrhenius all’inizio del secolo scorso è incoerente con l’equilibrio radiativo, pertanto l’effetto serra sul quale si basa la teoria del riscaldamento globale “è impossibile”, infatti il Pianeta “ubbidisce” alla fisica delle radiazioni, e gode di un clima stabile, perché “il ciclo idrologico, come anche io ho già evidenziato nel post del 30 gennaio 2023 “SCOMODA VERITÀ n° 23 su GW/CC (Global Warming/Climate Change): IL RISCALDAMENTO GLOBALE È “FISICAMENTE” IMPOSSIBILE!”, costringe il sistema climatico a mantenere il campo caotico di umidità e vento nella parte superiore della troposfera nonché l’equilibrio della copertura nuvolosa e delle precipitazioni, e a spostare il calore latente fra i diversi serbatoi geologici. Ma “in presenza di un riscaldamento globale la sua correlazione con le proprietà di assorbimento infrarosso si rifletterebbe su queste ultime”, mentre l’evidente riscaldamento non ha determinato alcun cambiamento nelle proprietà di assorbimento che, di conseguenza, non possono essere la causa del riscaldamento.

Inoltre la teoria dell’effetto serra ignora completamente le leggi fisiche, scoperte e formalizzate negli ultimi 30÷35 anni, sui flussi radiativi in infrarosso del sistema Terra-atmosfera, e non considera il ruolo della copertura nuvolosa media globale, quindi la “costante di serra” (di fatto scoperta proprio da Ferenc Miskolczi, che descrive il sistema di regolazione dell’equilibrio radiativo e regola il potere di assorbimento del sistema Terra-atmosfera. E preoccupa che questi errori siano ancora oggi sottovalutati dall’intera popolazione Nordoccidentale, compresi coloro che si definiscono scienziahti, non disposta ad ammettere che una teoria vecchie e smentita dai fatti sia errata e di essersi lasciata “assoggettare”. Ma la copertura nuvolosa opaca è asservita alla radiazione infrarossa totale emessa dalla superficie terrestre non coperta da nubi e dalla superficie superiore di queste, e in condizioni di equilibrio il nostro Pianeta ha una copertura nuvolosa del 66,2% alla quota di 1,92 km, dati verificati empiricamente.

Non concordo invece, come ho già fatto presente il 22 febbraio 2024 nel post “IL GLOBAL WARMING ALLA LUCE DEGLI SCIENZIAHTI CLIMATOLOGI.”, con le sue puntualizzazioni sulla difficoltà di caratterizzare il clima con la “temperatura media globale”, perché ritengo che questa rappresenti una descrizione sufficientemente rappresentativa del clima del nostro Pianeta se questa è determinata sulla base di un numero sufficientemente elevato si misure “pesate” in funzione della densità superficiale dei punti di misura, come fa l’organizzazione del Governo inglese, benché certamente non esatta e non esaustiva, anche perché si tratta dell’unico parametro sul quale si possa discutere, in assenza del quale non si può nemmeno avviare una discussione sul clima terrestre rendendo un favore incommensurabile agli scienziahti catastrofisti (0,35% secondo la ricerca di John Cook & C. corretta da Willie Soon & C.) che, consci della mancanza di argomenti scientifici, evitano pervicacemente qualsiasi discussione con gli “avversari climatici” e avrebbero una scusa per continuare a farlo.

Ferenc Miskolczi conclude affermando che l’ipotesi del riscaldamento globale antropogenico è un “artefatto politico”, privo di prove scientifiche, e che la promozione della cosiddetta energia verde non risolve la carenza di energia e non aiuta a proteggere l’ambiente, quindi i governanti “seri” (ma… ne esistono?) dovrebbero pensare non a proteggere il clima, che non ne ha bisogno, ma a mantenere l’ambiente pulito e sicuro.