Secondo la fonte ufficiale BNPB, i tremori di intensità moderata continuano sul Monte Kelud, comunque mostrando una diminuzione d’intensità dell’eruzione. Il pennacchio di cenere e risultato in aumento di circa 3.000 m di altitudine osservato ieri.

Il Monte Kelud è esploso nella tarda serata del 13 febbraio 2014, dopo soltanto un paio d’ore di terremoti superficiali:

• E’ stato stimato che l’esplosione ha espulso dagli 80 ai 160 milioni di m3 di tephra e si colloca come un evento VEI 4.
• Il pennacchio si è alzato fino a una quota di 27 km e ha prodotto una nube a ombrello alta 19 km, poi traslata sopra l’Oceano Indiano.
• L’eruzione del Kelud è stata la più forte dal 2010 dopo l’eruzione del Puyehue – Cordon Caulle, in Chile.
• In termini di quantità di Diossido di Zolfo (SO2), espulso in atmosfera, l’eruzione è stato un evento modesto e al momento non dovrebbe influenzare il clima Terrestre.
• L’esplosione è stata sentita a Yogyakarta, a 200 km più a ovest.
• L’esplosione ha provocato una delle onde a infrasuoni più grandi mai registrate e provocate da un vulcano.
• Tutta la zona con un raggio di interdizione di oltre 10 km rimane chiusa.
• Risultano ancora persone che non sono state evacuate dalle loro abitazioni.
• Il numero ufficiale delle vittime al momento rimane a 4.

Le quattro vittime vivevano in villaggi in un raggio di 7 km dal vulcano. Nella zona di una delle vittime, la cenere era spessa oltre i 20 cm. Oltre all’alto spessore della cenere, Il Kelud ha scagliato pietre dal diametro di 5-8 cm, che sono stati ampiamente segnalati.

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Il responsabile dell’informazione dati e delle Pubbliche Relazioni BNPB, Sutopo Purwo Nugroho, ha riferito che Sabato 15 febbraio, risultavano ancora 56.089 sfollati.

 

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Uno degli aspetti più notevoli dell’eruzione è stata la velocità con cui il vulcano ha eruttato, con un aumento molto rapido del magma avvenuto nelle ore prima dell’esplosione.
La fonte VSI, riferisce che sono passate soltanto 2 ore tra la comparsa dei terremoti superficiali (i tipici precursori immediati) e l’inizio dell’eruzione stessa. Con così poco tempo di avvertimento, era davvero difficile attuare un’evacuazione più efficace.

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E’ stato stimato che nell’esplosione sono stati espulsi circa 80-160 milioni di m3 di tephra, collocandosi nella scala logaritmica come un evento VEI 4.
Il pennacchio è salito fino a 27 km di altezza e ha prodotto una nube a ombrello alta 19 km, per poi spostarsi sopra l’Oceano Indiano.

 

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L’esplosione ha provocato una delle onde a infrasuoni più grandi mai registrate e provocate da un vulcano. Infatti le onde di pressione sono state raccolte dalle stazioni di tutto il mondo, una delle quali è stata la IS53 a Fairbanks, in Alaska, a una distanza superiore agli 11,000 km e le tracce calcolate puntano tutte in direzione del Kelud.

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Enzo
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