Aggiornamento del 3 settembre.
Gli scienziati Islandesi della Geosurvey (Isor), Istituto di ricerca geoscientifica statale, si aspettano un’eruzione prolungata a nord del ghiacciaio Vatnajokull. Questo il risultato che ne è uscito dal monitoraggio continuo sulla situazione attuale del vulcano Bardarbunga.
IMPOSSIBILE PREVEDERE LA DURATA DELL’ERUZIONE
L’eruzione di lava ha avuto inizio domenica mattina all’alba, da una fessura del campo di lava Holuhraun, a nord del vulcano subglaciale Bardarbunga, il più grande d’Islanda. Questa è la terza eruzione, in quanto un episodio di intensa attività sismica era iniziata intorno al Bardarbunga alla metà di agosto.
Uno scienziato della Isor riferisce che è impossibile prevedere quanto durerà l’eruzione dell’Holuhraun. Questo dipende principalmente dalla forza della sorgente del Bardarbunga. “Credo sia più probabile che il magma non si fermi in una sola camera magmatica superficiale, ma piuttosto che fluirà direttamente in un canale sotto la camera magmatica, al di fuori dei crateri vulcanici. Nella nostra stima, la risalita del magma è molto più enorme sotto il Bardarbunga di quanto non fosse nel Krafla. Pertanto, ci aspettiamo un’eruzione o più eruzioni prolungate, ciascuna della durata di un breve periodo.”
IL CEDIMENTO DEL BARDARBUNGA
Dal 16 agosto, si sono avuti 11 terremoti, di magnitudo 5 o superiore e sono stati registrati nella caldera principale del Bardabunga. Terremoti di queste dimensioni non erano più stati rilevati nel ghiacciaio Vatnajokull dal 1996. Il più forte episodio corrente di magnitudo 5.7, è stato registrato il 26 agosto. L’articolo della Isor afferma che i terremoti sotto il vulcano, hanno formato un anello e si pensa si siano formati quando si è formata la caldera del Bardarbunga, in epoca preistorica. I terremoti sembrano essere ad una profondità di circa 10 km (6 km). La causa del perchè la caldera del Bardarbunga sta sprofondando, viene data alla pressione sotto il vulcano, quindi questo si abbassa.
INDICAZIONI DI UNA GRANDE QUANTITA’ DI MAGMA A BASSA PROFONDITA’ SOTTO LA MONTAGNA
Gli scienziati sottolineano che all’interno dell’anello in questione, pochissimi terremoti vengono rilevati. Secondo loro, questo indicherebbe che sotto c’è la presenza di molto calore, vicino o sopra al punto di fusione. Questo è considerato prova di una grande camera magmatica esistente sotto la caldera del Bardarbunga, ad una profondità molto superficiale.
POSSIBILE A QUESTO PUNTO UNA GRANDE ERUZIONE ESPLOSIVA
Gli scienziati dicono che un’eruzione verso l’alto da una tale camera magmatica, dove il magma acido si è raccolto per un lungo periodo di tempo, potrebbe portare ad una grande eruzione, in grado di produrre grandi quantità di cenere e pomice, simile all’eruzione dell’Askja, un vicino vulcano islandese, quando eruttò nel 1875. Ci sono attualmente alcune indicazioni di un’eruzione paragonabile a quelle dimensioni sia imminente nel Bardarbunga, anche se vi è una notevole attività sismica nel bordo della caldera. Tuttavia, gli scienziati riferiscono che questo scenario non può essere escluso.
By the Icelandic National Broadcasting Service (RUV), was updated on 3 September 2014, at 12:02 GMT.
ENZO
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