Oggi ormai non abbiamo più scuse: è INVERNO!
Nel momento in cui scrivo si è concluso definitivamente il Solstizio d’Inverno… e benché ce ne accorgeremo ancora poco, le giornate inizieranno ad allungarsi.

Il Sole ha raggiunto la sua minima elevazione sull’orizzonte e nei prossimi giorni, pian piano, tornerà a salire verso lo zenit (il punto immaginario che sta esattamente sopra la testa dell’osservatore) e questo si traduce in una insolazione via via crescente alle alte latitudini.

solstizio_inverno
Curiosità. Nonostante si tenda ad associarlo sempre al 21 dicembre, il solstizio ritarda ogni anno di 5 ore, 48 minuti e 46 secondi per la precisione, sfasamento poi bilanciato dall’anno bisestile, convenzionalmente introdotto ogni 4 anni per evitare il disallineamento delle stagioni col calendario. Per questo, a volte il solstizio astronomico può essere il 22 dicembre. (Fonte: http://www.greenme.it/informarsi/universo/12128-solstizio-diinverno)

 

Il calore assicurato dalla maggiore insolazione tenderà a riscaldare maggiormente quelle zone ora molto fredde e questo provocherà importanti cambiamenti alla circolazione atmosferica.

Ma prima che gli effetti diverranno evidenti, anche solo alle nostre latitudini, bisognerà attendere l’equinozio di primavera…. il 21 Marzo.

Nei prossimi 3 mesi, quindi, ci godremo il freddo inverno…. che per qualcuno è già finito, per altri è sempre più caldo… per altri ancora di una noia mortale.

 

Come abbiamo visto nei giorni scorsi, però, le cose non stanno proprio come ci vengono dipinte in televisione e sui media mainstream. Le temperature variano, certo, ma non in modo così eclatante.
Qualcuno sosteneva che la temperatura media del pianeta, tra la fine del 1800 ed oggi, era aumentata addirittura di oltre 3°C.

 

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Come si può vedere da questo grafico (è il primo che ho trovato), la realtà dei fatti è leggermente differente e si arriva ad un aumento massimo di 1°C circa nell’emisfero sud.

Nell’emisfero nord, in uno dei posti più freddi che vi siano e il più importante per quanto riguarda la paleoclimatologia, la situazione è leggermente differente:

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Come si può vedere dal grafico qui sopra, la differenza di temperatura tra il 1860 e il 2010 è di +1.44°C. Ma proviamo a leggere l’andamento della temperatura…
Abbiamo un picco, indicativo, intorno al 1860… ed uno intorno al 1940… e poi c’è la situazione attuale… Il ciclo è di circa 80 anni… Ovvero ogni 80 anni si ha un picco massimo seguito da un raffreddamento. Considerate che si parla di Groenlandia… e la temperatura di tale zona è fortemente dipendente da 2 fattori emblematici per questo inverno:

  1. temperatura del Nord Atlantico
  2. Vortice Polare

Che facciamo, ora, ci preoccupiamo del fatto che la tendenza è all’aumento?
Diamo retta a chi sostiene che presto si potranno fare delle ottime bruschette semplicemente poggiando le fette di pane per terra? Oppure diamo un’occhiata, così… giusto per passare qualche altro minuto al PC prima di andare a fare gli ultimi regali di Natale? (non vi dimenticate di noi)

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Stessa zona… grafico paleoclimatico che riporta le temperature degli ultimi 10.000 anni.

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Summit, dove è stato realizzato questo carotaggio, è la zona più fredda della Groenlandia. In questi giorni la temperatura è moooolto bassa. Quella riportata sul grafico è ovviamente una temperatura ricostruita… e possiamo dire che sia la media sull’arco di 1 anno.

  • 1000 anni fa la temperatura era di oltre 1°C più alta…
  • 2000 anni fa la temperatura era di circa 2°C più alta…
  • 3300 anni fa la temperatura era di circa 2.8°C più alta…..
  • 4600 anni fa circa la temperatura era simile a quella di oggi…

Ma allora non è vero che si sta riscaldando tutto… e non è vero che la Groenlandia NON È STATA MAI COSÌ CALDA come negli ultimi anni….

 

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http://www.summitcamp.org/status/weather/index?period=day

 

Vabbè… è quasi Natale…

 

Buona giornata

Bernardo Mattiucci
Attività Solare