Sta continuando ed estendendosi l’imponente raffreddamento in atto dell’Atlantico Settentrionale, le anomalie negative sono così estese (anche in profondità) e così pronunciate, da far supporre che persisteranno a lungo nei prossimi anni.

anomnight.3.31.2016

Anomalie al 31 Marzo 2016

anomnight.4.4.2016

Anomalie al 4 Aprile 2016

anomnight.4.7.2016

Anomalie al 7 Aprile 2016

anomnight.4.11.2016

Anomalie al 11 Aprile 2016

Seguiremo ovviamente l’evoluzione di questa particolarità climatica, ma, nel frattempo, facendo il punto della situazione, notiamo, dalle mappe del NOAA dal 31 Marzo 2016 al 04 Aprile 2016, che le anomalie termiche negative sono oramai estese alle acque delle coste europee, spingendosi verso settentrione fino al Canada, al Mare del Nord ed all’Islanda.

Nella mappa del contenuto di calore dell’Atlantico Settentrionale alle medie latitudini, notiamo il forte calo della quantità di calore presente a partire dal 2010: in questo caso si sta ritornando a valori simili a quelli misurati negli anni Novanta, anche se i dati sono fermi a Dicembre 2015 (ma il calo è ulteriormente proseguito nei tre mesi successivi).

Guardiamo infine l’indice AMO, l’oscillazione multidecadale delle temperature dell’Atlantico Settentrionale.

Negli ultimi 150 anni, ha seguito tre fasi fredde, in particolare prima del 1850, tra il 1910 ed il 1920, e tra gli anni Settanta ed Ottanta dello scorso secolo, e due grandi fasi calde, in particolare tra gli anni Trenta e Cinquanta, e, soprattutto, negli anni Duemila.

Il “picco” ultimo del riscaldamento dell’Atlantico Settentrionale sembra essersi raggiunto nel 2010, sta seguendo un lento calo che, tuttavia, sembra accelerare sempre di più, come mostra la caduta dell’indice AMO nel mese di Marzo, a partire dall’anno 2014, facendo registrare, con tutta probabilità, il valore più basso dal 1990.

Bisogna ricordare che le temperature dell’Atlantico Settentrionale, e quindi anche l’AMO, presentano delle variazioni da mese a mese, più fredde nei mesi invernali, più calde in quelli estivi, per questo motivo l’AMO viene misurato annualmente come media dei 12 mesi, ma il calo termico che ha mostrato in paragone ai mesi di Marzo passati è particolarmente significativo.

Le conseguenze sul clima europeo potrebbero manifestarsi improvvisamente e rapidamente: le temperature dell’Atlantico hanno grandi ripercussioni sull’andamento termico del nostro Continente, come visibile dalle fasi fredde che hanno accompagnato le fasi di AMO negativo, e quelle calde che hanno invece accompagnato le anomalie dell’AMO fortemente positive.

05-apr-16-AMO-GlobalAnnualIndexSince1856-With11yearRunningAverage

05-apr-16-NorthAtlanticOceanicHeatContent0-700mSince1955-With37monthRunningAverage

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Grafico del Valore AMO (Acque in Profondità), del Mese di Marzo, di Klotzbach e Gray

Fonte Web (Ri-Editata): L’Imponente Raffreddamento Del Nord Atlantico: L’AMO Raggiunge In Marzo Il Suo Valore Minimo Dagli Anni ’90….

Roberto
Attività Solare