Di Fiorentino Marco Lubelli – 27 Dicembre 2023

Quando parliamo di un SSW non dobbiamo associarlo automaticamente a condizioni di gelo sull’Europa. Questo perchè sostanzialmente esso può dare origine a tre diverse situazioni:

DISPLACEMENT: Il vortice polare spinto dalla sua posizione naturale ad opera dell’alta pressione polare innescata dal riscaldamento stratosferico cambia la sua posizione canonica dislocandosi alle basse latitudini determinando condizioni di gelo su metà dell’emisfero nord e condizioni molto miti sull’altra metà. In genere il displacement non influisce positivamente sulle condizioni di gelo sull’Europa questo perchè mancando l’azione di un’alta pressione in zona atlantica mancano le condizioni per il blocco delle correnti atlantiche e, di conseguenza, per l’arrivo di masse d’aria gelida collegate al core del Vortice polare.

SPLIT: E’ senza dubbio la situazione migliore per avere irruzioni di aria fredda dai connotati anche storici sull’Europa. Questo fenomeno è, in genere, determinato dall’influenza sul vortice polare di due alte pressioni, una in zona pacifica (wave 1) la più importante e l’altra in zona atlantica (wave 2) a determinare un’azione a tenaglia che ne determina il “taglio” in due parti. Questa condizione, specie quando l’asse dello split determina l’affondamento di un lobo del vortice polare sul Canada e l’altro sulla Siberia, determina spesso le condizioni per una retrogressione delle masse d’aria gelida dalla Russia verso l’Europa.

BILOBAZIONE: Una via di mezzo, una situazione ibrida, in cui il vortice polare invece che essere dislocato rimanendo compatto o diviso determinando due circolazioni autonome, viene ad allungarsi andando a formare due lobi.

Questa particolare condizione del VP si traduce in due centri d’azione principali che non perdono la comunicazione tra di loro ma sono in grado di determinare fasi gelide, in genere non durature perchè il VP ritrova molto presto la sua compattezza, senza andare in disintegrazione. Ne abbiamo alcuni esempi legati anche a eventi notevoli sull’Europa, ne mostriamo due:

Questo lungo incipit è necessario per descrivere la situazione prevista dai due principali modelli mondiali questa mattina in stratosfera. Partiamo da GFS:

Per GFS il risultato dello strawarming sarà una bilobazione del VP, quindi la terza ipotesi, la mancanza di un’azione decisa della wave2 non produrrà la separazione del VP. Gli effetti sull’Europa potrebbero essere comunque interessanti, come abbiamo potuto osservare nel nostro articolo. La vera novità però, questa mattina, ce la da ECMWF che per le stesse ore ci propone il seguente andamento.

Qui, e siamo al 9 gennaio, il vortice polare va incontro, a 10 Hpa ad una fortissima bilobazione con split che va a buon fine, pur se per poco tempo. Siamo dunque di fronte ad un evento stratosferico davvero notevole, e le indecisioni dei modelli ci dicono che prima dei primi giorni del prossimo anno, quando l’evento si produrrà realmente, non potremo sapere se prevarrà la bilobazione, attualmente favorita o addirittura lo SPLIT che ci porterebbe ad una lunga condizione di instabilità del VP. In entrambi i casi ci sarebbero però le condizioni per una forte ondata di gelo sull’Europa, attorno alla metà del mese di gennaio, occorrerà nei prossimi giorni monitorare la situazione: il 2024 potrebbe riportarci non solo l’inverno, ma molto di più. Staremo a vedere.

Fonte : Progetto Scienze