Attività Solare è molti anni che continua a ripetere che l’ombra di un prossimo minimo di Maunder è sempre dietro l’angolo. Questo per una serie di motivi spiegati minuziosamente in molti nostri articoli datati.
Ci auguriamo davvero che tutto ciò non avvenga e che le nostre previsioni sui prossimi cicli siano completamente errate.
Buona lettura
Di David Archibald – 29 Ottobre 2019
Il 7 marzo 2006, la National Science Foundation ha pubblicato un comunicato stampa in cui si prevedeva che l’ampiezza del ciclo solare 24 sarebbe stato “dal 30 al 50% più potente” rispetto al ciclo solare 23. Il ciclo solare 23 era risultato con un’ampiezza massima mediata di 180,3. Il comunicato stampa descriveva la previsione come “senza precedenti”. Forse il ciclo più potente mai visto. Il ciclo solare 24 è risultato con un’ampiezza massima mediata di 116,4, massimo avvenuto nell’aprile 2014, il che lo ha reso un ciclo più debole del 35% rispetto al ciclo solare 23.
La NASA a quel punto ha rivisto una buona parte di quel comunicato stampa del 2006 in questo comunicato sulla previsione della ricercatrice della NASA Irina Kitiashvili sull’ampiezza del ciclo solare 25 che include questa linea di previsione:
Il massimo del prossimo ciclo – misurato in termini di numero di macchie solari, una misura standard del livello di attività solare – potrebbe essere inferiore del 30-50% rispetto al ciclo 24.
Questa volta è previsto un ciclo inferiore del 30-50% anziché maggiore, il che porterebbe l’ampiezza massima mediata in una forbice da 80 a 60. La grafica nella presentazione della Kitiashvili differisce da quella previsione. Questo grafico della diapositiva nove ha un’ampiezza di picco di 50 con una forbice da 65 a 40:
Ma la grafica nella diapositiva precedente ha un’ampiezza di picco di 25:
Supponiamo che quest’ultima previsione del ciclo 25 sia l’intento dell’autore e applicala alla figura sulla diapositiva 3 di 420 anni di dati sulle macchie solari:
In questa figura la previsione della Figura 2 è ridimensionata per adattarsi all’immagine sulla diapositiva 3 nella presentazione della Kitiashvili. Il grafico mostra come il ciclo solare 25 sarà il più debole da circa 300 anni. Il modello di attività previsto dalla Kitiashvili sembra impostarsi per un simil minimo di Maunder. Un evento simile al Maunder è stato previsto da Schatten e Tobiska nel loro articolo al 34 ° incontro della Divisione di fisica solare della American Astronomical Society, giugno 2003:
“Il risultato sorprendente di queste previsioni a lungo raggio è un rapido declino dell’attività solare, a partire dal ciclo n. 24. Se questa tendenza continuerà, potremmo vedere il Sole dirigersi verso un tipo di attività solare di tipo “Maunder” – un lungo periodo di livelli ridotti di attività solare”.
Il comunicato stampa della NASA porta il titolo” Previsione dell’attività solare per il prossimo decennio favorevole all’esplorazione“. Quindi l’elettronica dei veicoli spaziali e gli astronauti avranno meno possibilità di essere colpiti dalle tempeste solari, la termosfera terrestre si ridurrà, i satelliti avranno una resistenza inferiore e rimarranno in orbita più a lungo. Ma che dire della vita sulla Terra? Nel suo articolo del 2011 la Haigh ha mostrato una relazione inequivocabile tra attività solare e clima, come registrato nei sedimenti nell’Oceano Atlantico settentrionale:
Nella Figura 4 l’attività solare è misurata dal Be 10 (viola) e la variazione climatica è mostrata dai depositi di minerali con rafia di ghiaccio (arancione). Una minore attività solare significa che la temperatura diventerà più fredda e un clima più freddo sarà più secco. Preparatevi di conseguenza.
David Archibald è l’autore di American Gripen: The Solution to the F-35 Nightmare.
Fonte: WUWT
