*La soppressione della ricerca sui cicli naturali da parte delle università è la conseguenza della necessità di proteggere il flusso di finanziamenti?*

Di David Dilley

Ex meteorologo del NOAA <http://www.attivitasolare.com/glossario/noaa/>, (Adesso amministratore delegato di www.globalweatheroscillations.com)

Il 26 agosto 2015, NoTricksZone ha pubblicato questo articolo: “La totale soppressione della Scienza… dove ho scritto come il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha messo in guardia i propri dipendenti di non prendere in considerazione teorie alternative sulla scienza del clima.

<http://notrickszone.com/2015/08/26/suppression-of-science-former-noaa-meteorologist-says-employees-were-cautioned-not-to-talk-about-natural-cycles/#sthash.EjzM3fpp.Mdw4lgmx.dpbs>

Anche in questo articolo descrivo un incidente di percorso dove l’Università del Maine è stata determinante nel disdire la prevista conferenza sui cambiamenti climatici – semplicemente perché “alcune persone del pubblico avrebbero potuto sentirsi a disagio” sentendo parlare di cicli naturali.

Alcuni lettori sono rimasti atterriti da questo articolo e riluttanti nel credere che una università abbia così tanta audacia da chiudere realmente una conferenza ospite di un altro istituto, e quindi violare il libero scambio accademico di nuove idee che resta di così vitale importanza per il progresso della scienza. Ma ogni volta che gli articoli sono basati su osservazioni reali e sui fatti, maggiore è il numero di meteorologi e climatologi che si fanno avanti per condividere informazioni ed esperienze relative.

*Dott.. William Gray, Università dello Stato del Colorado*

La cancellazione della mia conferenza sui cicli climatici naturali presso l’Università del Maine è stata un episodio isolato o è invece una strategia comune che viene usata per evitare ritorsioni da parte delle fonti di finanziamento e garantire in tal modo il flusso di contributi futuri? Per far luce su questo il Dott. William Gray, emerito Professore di Scienza Atmosferica <https://en.wikipedia.org/wiki/Atmospheric_sciences> presso la Colorado State University <https://en.wikipedia.org/wiki/Colorado_State_University>(CSU) e capo del Tropical Meteorology Project <https://en.wikipedia.org/wiki/William_M._Gray#Seasonal_hurricane_forecasts>, ha condiviso con me le sue intuizioni nel corso di una recente conversazione. Il Dott. Gray ha ricordato come lui e il Dott. Fred Singer “avevano sperimentato una situazione in qualche modo simile alla mia con una conferenza sul clima che era in programma presso l’Università del Colorado, un’università che riceve una generosa quantità di borse di studio per gli studi sui cambiamenti climatici di origine antropica.”

Proprio come era avvenuto con la mia conferenza in programma presso l’Università del Maine, la sua lezione venne pubblicizzata e gli venne assegnata una sala per le conferenze. Ma poi, poco prima della conferenza, il Dott. Grey venne informato che la sala “non era più disponibile”. Il Dott. Gray a quel punto richiese un’altra sala, chiedendone la disponibilità almeno 30 minuti prima della lezione così da poterla impostare, e che l’università provvedesse a fornire le normali attrezzature video. Apparentemente le sue richieste vennero accolte. Ma al suo arrivo nella sala mezz’ora prima della conferenza, venne a scoprire che la sala
era molto più piccola di quella assegnatagli in precedenza e che era chiusa a chiave. Dovettero attendere a lungo, poi finalmente un minuto prima dell’inizio della conferenza programmata, la porta venne aperta dall’università, ma nessuna attrezzatura video era stata resa disponibile. Quindi la mia lezione e quella del Dott. Gray vennero ambedue ostacolate dall’Università al fine di proteggere il flusso delle sovvenzioni? Questi fatti stanno diventando prassi comune, sopprimendo volutamente la libertà di parola, lo scambio aperto di idee e la scienza dei cicli sui cambiamenti climatici naturali?

*Fritz Vahrenholt, Università di Osnabrück*

Lo stesso tipo di soppressione accademica <http://claesjohnson.blogspot.de/2011/08/ipcc-censorship.html> ha coinvolto S. Fred Singer e il Prof. Claes Johnson di una società scientifica di ingegneria in Belgio (in questo particolare caso il responsabile della soppressione è un ufficiale di alto livello dell’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change) e il professore tedesco Fritz Vahrenholt presso l’Università di Osnabrück
<http://notrickszone.com/2012/02/01/university-of-osnabruck-shuts-down-debate-calls-skepticism-provocative/#sthash.d5fIhTF5.p1bw2m71.dpbs>,
subito dopo l’uscita del suo libro “scettico” sulla scienza climatologica “Die Kalte Sonne”. La lista è sicuramente lunga, e molti altri professori sono in grado di confermare questo sistema <http://joannenova.com.au/2013/08/murry-salby-responds-to-the-attacks-on-his-record/>, o addirittura molto peggio per quanto riguarda le proprie esperienze.

*Vendere la propria Integrità in cambio di soldi e concessioni?*

Nel 2008 ho avuto una conversazione molto franca con il Dott. Reid Bryson, scomparso nel 2009 e considerato il “padre della climatologia”, e proprio la scorsa settimana con il Dott. Gray. Entrambi i professori hanno riferito informazioni simili sull’acquisizione delle borse di studio e hanno confermato che questa è la maniera in cui funzionano tutti i programmi universitari. Loro mi hanno detto, “La maggior parte dei dipartimenti di ricerca delle università fanno molto affidamento sui contributi pubblici e privati per sopravvivere”. Secondo il Dott. Gray, i dipartimenti di ricerca universitari devono accettare il gioco e “giocare seguendo le regole” istituite dal sistema di sovvenzione al fine di garantire le borse di studio sul clima. Rispettare le regole vuol dire ricevere soldi per il cambiamento climatico di origine antropica, e risulta abbastanza facile da acquisire, e tutto quello che dovete fare è fare richiesta per la sovvenzione pubblicizzata e fornire ciò che la sovvenzione richiede – che è quello di legare la vostra ricerca al riscaldamento globale causato dall’uomo.

Entrambi i Dottori Gray e Bryson hanno così affermato: “quasi nessun finanziamento” è disponibile per la ricerca sul clima che non sia di origine antropica.” Loro hanno inoltre aggiunto: “Se sei un professore di ruolo, occorre giocare seguendo le regole per far sì che il proprio lavoro venga pubblicato sulle riviste, al solo scopo di sopravvivere nel dipartimento. Se non si è professori di ruolo, sicuramente è necessario giocare seguendo le regole delle sovvenzioni antropogeniche, o un altro incarico rimarrà un sogno che non potrà mai realizzarsi”.

Questa è la maniera in cui i giovani ricercatori sono tenuti in linea dalle università, ed essenzialmente vendono la loro integrità in cambio di sovvenzioni sul riscaldamento globale di tipo antropogenico. La conseguenza di questo sistema di concessioni di parte, è che vi è molto poca ricerca sui cicli naturali che proviene dalle università. Gran parte della ricerca sui cicli naturali è adesso condotta da aziende private che non sono legate al sistema delle concessioni, o da ricercatori in pensione che non hanno più bisogno di preoccuparsi di seguire le regole del gioco. E’ quindi vero che la manipolazione da parte delle Università del Maine e del Colorado, e anche altrove, per arrestare la ricerca e le conferenze sui cicli climatici naturali non è una pratica rara ed è volta a proteggere e a mantenere l’afflusso di sovvenzioni e di ordini del giorno di origine antropica.

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*Nota: La soppressione della scienza non è solo un problema che è presente a livello accademico, ma ci sono forti prove di questo presso istituzioni scientifiche come il NOAA <http://www.attivitasolare.com/glossario/noaa/>. Chiunque abbia ulteriori informazioni riguardanti i “Talking Points” del NOOA alla fine del 1990, che hanno istruito i dipendenti a non promuovere altri punti di vista alternativi sulla scienza climatologica, si prega di contattare Mr Dilley.*
dilley@globalweatheroscillations.com. Maggiori informazioni su questo seguiranno più avanti.

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Fonte: notrickszone.com

Enzo
Attività Solare