Più di qualcuno mi ha fatto notare che in giro per internet c’è un gran parlare di Unisys e delle mappe SSTA che produce.
La stragrande maggioranza di appassionati di meteo, quelli cioè che basano le loro previsioni unicamente sui modelli matematici che il più delle volte ancora non considerano l’influenza dell’Attività Solare sul clima terrestre, concordano sul fatto che UNISYS non è da prendere in seria considerazione in quanto riporta valori di anomalie termiche del tutto sballati. Addirittura qualcuno azzarda a dire che Unisys andrebbe chiuso… perché è ovvio che dove riporta le anomalie NEGATIVE, in realtà, secondo loro, queste sono POSITIVE.
Qui di seguito c’è l’ultima mappa…

Ho effettuato un piccolo intervento di grafica… centrando la mappa sull’Europa… cosi’ da avere al centro il quadro della situazione che più ci interessa.
Tornando alla diatriba… in giro ci sono vari enti, governativi e non, che mettono a disposizione mappe simili.
Forse, però, la fonte più “autoritaria” resta sempre e comunque la NASA.
E allora andiamo ad esaminare proprio le SSTA della NASA.
Vi ricordo che se cambia il periodo di riferimento, di fatto la comparazione di due mappe non può essere fatta!
Giugno 2014
Queste mappe usano, come periodo di riferimento, il ventennio più caldo che va da 1982 al 2004. E sono mappe MENSILI…
Per chi si vuole divertire… può tornare indietro nel tempo fino al 1979: http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/GODAS/monthly.shtml
Dallo stesso sito è interessante guardare la MEDIA TERMICA DEI PRIMI 300 METRI di mare…
…dove è eviente il raffreddamento in profondità in una zona molto “critica”, quella cioè della Corrente del Golfo.
E ancora… la mappa “Surface zonal current” indica la velocità superficiale negli oceani.
Ed anche qui è interessante notare un certo rallentamento proprio nella zona della Corrente del Golfo:
Certo… è solo un’analisi “visiva” di alcune mappe… bisognerebbe avere molti altri dati a disposizione…. ma la logica mi fa capire che se ci sono le anomalie negative, specialmente sulle mappe delle temperature superficiali, questo significa che il mare in quella zona è più freddo della media di riferimento. E se è così non può significare altro che il CLIMA non si sta riscaldando ma anzi tende a raffreddarsi. Ricordiamoci che la quantità di calore accumulata dagli oceani è di gran lunga superiore a quella accumulata dalla terraferma.
Pertanto un raffreddamento, anche minimo, degli oceani, comporta un elevato raffreddamento climatico.
Buona domenica
Bernardo