Di Robert Felix IceAgeNow (USA)

Fonte: Underwater volcanoes heating the arctic ocean

Traduzioni a cura di Mauri Sesler (scientific translator)

L’Oceano Artico si sta riscaldando dal basso, è quanto ha scoperto un nuovo studio.

“La forza del calore che giunge da sotto la superficie è stata forte tanto quanto il calore che scende dal Sole”, ha dichiarato il capo scienziato della missione, Jennifer MacKinnon, dell’Istituto di Oceanografia Scripps presso l’Università della California di San Diego.

“C’è un serbatoio di calore nel Mar Glaciale Artico, ben sotto la superficie, che storicamente – quando c’è stato un grande quantitativo di ghiaccio – è stato piuttosto quiescente”, ha spiegato la dottoressa MacKinnon.

Il calore viene portato in superficie da vortici che sono sorprendentemente forti, ha scoperto la squadra della dottoressa MacKinnon. “La forza di queste correnti si è rivelata incredibile”, ha detto la dottoressa MacKinnon.

Alcune di queste correnti stavano trasportando acqua che aveva un calore di 6° centigradi a profondità inferiori ai 50 m; questi sono disturbi ancor più drammatici di quelli che la squadra si aspettava. La fonte di quel calore profondo è uno strato di acqua calda che è maggiormente salata – e quindi più densa – dell’acqua in superficie.

Mentre la diminuzione del ghiaccio tende ad esporre più acqua al vento, questa turbolenza potrebbe chiudere un circolo vizioso, accelerando lo scioglimento del ghiaccio, avverte l’articolo. Tutto questo può essere vero. Ma non prende in considerazione la questione più grande. Se l’acqua riscaldata proviene dalle profondità del mare, come ci è arrivata laggiù? Non esiste maniera che gli esseri umani possano riscaldare acque più profonde senza prima riscaldare la superficie.

Penso che la migliore spiegazione sia che l’acqua viene riscaldata da vulcani sottomarini.

La maggior parte delle persone non sono consapevoli di questo, ma il Mar Glaciale Artico contiene un numero imprecisato di vulcani sottomarini.

Osservate la Dorsale di Gakkel.

La Dorsale di Gakkel misura in lunghezza circa 1.800 km ed è composta chilometro dopo chilometro dopo chilometro di grandi vulcani sottomarini. Questa catena di vulcani sottomarini è di gran lunga più gigantesca rispetto alle Alpi, che misurano in lunghezza “solo” 1200 chilometri.

Una lunghezza di 1800 km: questa misura è più ampia della distanza che intercorre fra Seattle e Los Angeles. Uno scaldabagno per l’acqua calda di dimensioni planetarie.

Gli scienziati hanno scoperto una “attività magmatica sorprendentemente forte nel lato Occidentale e in quello Orientale della Dorsale e una delle attività idrotermali più forti mai viste nelle dorsali medio oceaniche.” Infatti, hanno scoperto un magmatismo “drammaticamente” più alto del previsto.

Scordatevi le sciocchezze sul riscaldamento globale, l’acqua viene riscaldata dai vulcani sottomarini.

Arctic-Ocean-Map

Mappa della Dorsale di Gakkel e di altre dorsali

See “Arctic seafloor afire with lava-spewing volcanoes”
http://iceagenow.info/2015/02/arctic-seafloor-afire-lava-spewing-volcanoes/

http://www.bbc.com/news/science-environment-34324439

Larger map showing location of the Gakkel and other ridges:
https://en.wikipedia.org/wiki/Arctic_Ocean#/media/File:IBCAO_betamap.jpg


Il Ghiaccio nel Passaggio di Nord Ovest è ancora troppo spesso
per il regolare trasporto commerciale

IceAgeNow (USA)

Fonte: Ice in northwest passage still too thick ice for regular shipping

Northwest_Passage

Nonostante il “cambiamento climatico”, il ghiaccio marino nel Passaggio di Nord Ovest (Northwest Passage / NWP) rimane troppo spesso e insidioso per poter essere un regolare percorso aperto al trasporto marittimo commerciale nella zona Artica per molti decenni a venire, questo secondo un nuovo studio dell’Università di York, Toronto, Canada (che è anche l’ex università del traduttore, N. personale d.T.)

La fattibilità del trasporto marittimo commerciale nel Passaggio di Nord Ovest ha attirato una notevole attenzione ultimamente. Tuttavia, sono disponibili in realtà ben poche informazioni sullo spessore del ghiaccio. Questo studio ha compiuto le prime rilevazioni elettromagnetiche in assoluto per via aerea dello spessore del ghiaccio di tutto il NWP nell’Aprile e nel Maggio del 2011 e del 2015, analizzando il ghiaccio del primo anno e quello pluriennale.

Le rilevazioni hanno scoperto uno spessore modale che va da 1,8 a 2 metri nella maggior parte delle regioni del NWP e uno spessore medio che va dai 2 ai 3 metri.

Il ghiaccio proveniente dal Mar Glaciale Artico ha rivelato uno spessore medio di più di 3 metri.

Alcune regioni di ghiaccio pluriennale contenevano ghiaccio molto più spesso e deformato che era largo più di 100 metri e aveva uno spessore di più di quattro metri.

http://dailycaller.com/2015/09/30/arctic-sea-ice-still-too-thick-for-ships-to-traverse-the-northwest-passage/

http://www.sott.net/article/302900-Route-through-Northwest-Passage-in-Arctic-still-too-thick-with-ice-for-regular-shipping