METEO…….EPPUR SI MUOVE

 

Buon giorno a tutti amici di Attività Solare, puntuale come ogni mattina da 3 giorni, torna la rubrica sulle previsioni del tempo e sullo sguardo attento a ciò che il futuro potrebbe riservarci.

Oggi vorrei soffermarmi tanto forse troppo tempo sulla visione a lungo termine dei principali modelli. Ma non sarei professionale, e soprattutto non darei a voi cari amici che ci seguite, una visione corretta e reale di ciò che potrebbe accadere, aggiungendo che non sempre il lungo termine risulta astratto e non veritiero.

Mi spiego meglio.

Già da ieri scrissi che i modelli presto avrebbero dovuto iniziare a percepire cambiamenti importanti, quei tipi di configurazione che ti cambiano una stagione.

Ebbene si, dopo giorni e giorni passati a sperare e fare congetture, il tanto sospirato cambio modellistico e’ arrivato.

Nel corso della giornata di ieri i vari modelli hanno iniziato a percepire quel cambio riscontrato negli indici, che ci lasciava un po’ perplessi. Non si riusciva a capire se poteva trattarsi di un errore di calcolo oppure, se i modelli non avevano captato in pieno i grossi movimenti dettati dalle figure bariche predominanti.

Rapidamente iniziamo questo sguardo giornaliero dei modelli da questa cartina.

gfs  00 17 dicembre

Si nota in maniera netta, anche con l’ausilio delle delimitazioni fatte dal sottoscritto, dicevamo si nota in maniera netta quella che e’ l’attuale situazione barica, non ancora del tutto congeniale per far arrivare il freddo alle nostre latitudini.

Alla destra dell’immagine, precisamente in nell’angolo in alto, si nota un ramo Russo-Siberiano, isolato e molto attivo, che sta apportando severe ondate di gelo in tutto il territorio Asiatico.

Cina, Siberia, e da oggi anche il Giappone stanno vivendo situazioni di gelo estremo e nevicate intense. Tutto ciò e’ dovuto alla continua spinta che la sta compiendo in questi giorni il ramo islandese del vortice polare, evidenziato e situato poco sopra l’Europa.

Se e’ vero che il ramo Russo e’ molto attivo e che quindi sta interessando con tutta la sua forza le zone del continente Asiatico, è anche vero che una continua spinta del ramo Islandese inibisce qualsiasi tipo di avvicinamento della nostra wawe 2 all’anticiclone russo-siberiano, tutto ciò di cui avremo bisogno per sperimentare buona parte delle stesse situazioni che si stanno avendo in Asia.

Ma c’è un però in tutto questo discorso, ed è rappresentato dalla seconda immagine che vi vado a mostrare.

gfs 00 17 dicembre parte 2

Come scrivevo da due giorni, il flusso zonale causato dalla spinta del ramo Islandese si sarebbe dovuto attenuare intorno e non oltre il periodo pre festività Natalizie. Detto e “quasi” fatto.

Per il giorno 23 dicembre, la forzante derivante dal ramo Islandese, andrà a perdere di intensità e quindi di conseguenza non andrà più a spingere sulla nostra wawe 2.

Infatti come noterete da questa immagine, evidenziate e descritte, le wawe 1-2 inizieranno il loro forcing in zona polare, e mentre ciò avverrà il ramo Russo-Siberiano si isolerà e si gonfierà ancor di più, incamerando a se anche ciò che resterà del ramo Islandese.

Il primo risultato che ne deriverà sarà il seguente.

gfs 00 17 dicembre parte 3

 

Dalla spinta al convergente delle due wawe al centro del Vortice Polare, ne deriverà dapprima un isolamento di un nocciolo gelido, che andrà momentaneamente a rinvigorire il ramo Canadese, apportando per natale un’intensa ondata di freddo e neve sugli USA orientali, nulla a che vedere con lo scorso anno. E dall’altra parte avremo il ramo Russo che inizierà a percepire anch’esso i primi disturbi alla sua struttura.

 

Successivamente, come si evince dalla 4 immagine:

gfs 00 17 dicembre parte 4

Il 30 dicembre quindi a ridosso di fine anno, la situazione si fa molto complessa.

Le wawe avrebbero compiuto, (condizionale d’obbligo), il primo passo importante per stabilire una nuova configurazione climatica.

Andiamo per gradi. Dopo che gli USA saranno interessati da questa ondata di freddo, come detto precedentemente, il ramo Canadese andrà a rinvigorirsi, ma questa volta potrebbe essere nostro alleato.

Situato tra i due anticicloni che si eleveranno verso il centro del polo, come da figura, il ramo Canadese e quello Russo, andrebbero a far scivolare sul bordo orientale della wawe 2, una saccatura di origine polare, ma che avrà una massa d’aria mista fra l’umidtà atlantica e il freddo pellicolare del Russo.

Credetemi molti dicono che senza Russo da noi soprattutto lato Adriatico non esiste inverno.

Io posso dire che la configurazione mista, e’ la peggiore che ci possa capitare.

Riesce a incamerare a se sia l’umidità carica di precipitazione dell’Atlantico e sia il freddo Continentale del Russo.

Concludendo amici, vi dico che tutti i principali modelli vedono questi movimenti dettati da un VP che spedirà a destra e sinistra i suoi proiettili, e con le wawe che tenteranno le sortite nel cuore del nucleo della struttura Polare.

Se tutti questi step, come credo e come vi ribadisco da tempo, andranno a buon fine, l’ondata di freddo e neve di fine anno sarà solo l’inizio Vi auguro una buona giornata

Francesco