METEO………. NEL LUNGO, LA SORPRESA SOTTO L’ALBERO?
Buongiorno e buon inizio di settimana a tutti i lettori di Attività Solare.
La situazione si fa sempre più concitata.
Da un lato abbiamo ormai “assodato”, il peggioramento nella giornata di S.Stefano, i fenomeni e la loro localizzazione saranno di facile lettura solo a poche ore, data l’elevata incertezza nel posizionamento dei minimi. Sembra per ora leggermente favorito il versante orientale (adriatico) dell’Italia, con un minimo che andrebbe a posizionarsi sul mare Ionio.
A voi l’immagine.
La saccatura di origine artica, scorrerà sul bordo orientale dell’anticiclone delle Azzorre, wawe 2, causando l’approfondirsi di un minimo di bassa pressione, sullo Ionio, che con le temperature piuttosto basse, specie fra la notte del 26 e le prime ore del 27, potrebbero portare anche la neve a quote molto basse, forse di un riva al mare, ma assisteremo di certo al tanto atteso ritorno della stagione Invernale.
La saccatura farà un giro piuttosto largo dal suo punto d’origine, aggirando appunto l’HP e scendendo sul suo bordo orientale.
Questo sarà il primo peggioramento derivante da una situazione di VP fortemente perturbato e da un flusso zonale in attenuazione dalla giornata del Santo Natale.
Per il proseguo andando avanti di due giorni, sempre controllando il modello Europeo, notiamo l’approfondimento di un’ennesima saccatura sempre di origine polare, che scivolerebbe sull’Europa centro-orientale, apportando questa volta un calo delle temperature ancor più drastico su buona parte della nostra Penisola.
Questa volte sempre con il beneficio del dubbio sembrerebbe approfondirsi un minimo sulle coste laziali, un Ponza Low, che apporterebbe fenomeni di instabilità dapprima sul versante Occidentale nella nostra Penisola, con nevicate che dato il rinforzo di venti nord-orientali, potrebbero verificarsi a quote piuttosto basse. Il minimo tenderebbe a far scivolare poi il suo nucleo anche sulle regioni Adriatiche. Un classico con queste configurazioni, dove questa volta la diversa esposizione alle Montagne detterà la ridistribuzione delle precipitazioni.
A voi l’immagine.
Per il proseguo siamo sul filo del rasoio. Non ci sarà nessun ricompattamento di lunga data del VP, poiché una buona fetta del flusso della struttura polare, si sposterà migrerà, verso la Siberia, sarà un ricompattamento fisiologico in attesa, ed avverrà in breve tempo, di un nuovo forcing delle onde planetarie sulla struttura polare.
Infatti per il periodo che va dal 8 gennaio in poi, le proiezioni delle Wawe vanno in una sola direzione, ovvero quella favorevole a noi. Con continue elevazioni verso nord, e continui disturbi alla struttura polare.
Quello che ne deriverebbe sarà una continua ondulazione del getto polare a latitudini più basse, di matrice Siberiana, poiché come descritto prima, il VP sposterà una parte del suo core in zona Siberiana.
Una parte più estesa resterà in territorio Canadese, ma sarà solo d’aiuto per noi.
Perché permetterebbe all’anticiclone delle Azzorre di rimanere fisso nel cuore dell’Atlantico, spingendo verso di noi tutto quello che il getto polare lascerà scivolare verso il basso.
L’HP termico (Russo-Siberiano), si andrebbe a posizionare con buona parte del suo nucleo nella vicina Scandinavia, permettendo cosi una più facile collaborazione con l’onda planetaria wawe 2.
Ecco a voi l’immagine a puro scopo didattico e non previsionale.
Se dovessimo andare in questa direzione avremo:
-flusso zonale concentrato e stanziato tra gli USA Orientali e il Canada.
– HP termico Russo rinforzato e con il getto polare propenso nella sua direzione, con l’HP termico pronto a far scivolare il suo nucleo sulla zona Scandinava.
-Wawe 2 (Azzorre), intrappolato, si fa per dire, fra il lobo Siberiano e quello Canadese.
-infine quell’acronimo GS, sta ad indicare che tutto il flusso proveniente dalla zona Siberiana, in maniera fisiologica dovrà trovare una valvola di sfogo. La troverebbe appunto in territorio Scandinavo, poiché da una parte assisteremo al rinvigorimento del lobo Canadese e dall’altra la discesa della struttura Siberiana, la wawe 2 nel centro di questi due mostri, e tutto si produrrebbe in un continuo scivolamento di masse d’aria di origine Continentale in continuo movimento verso sud, verso le nostre latitudini.
Quindi concludendo, sotto l’albero di Natale, per noi appassionati, potremmo trovare due sorprese, la prima il continuo afflusso di aria di origine Artico-Polare fino agli ultimi giorni dell’anno e dal 1 gennaio se le cose resteranno così potremo assistere all’instaurarsi di una configurazione barica che ci farebbe essere sotto continuo scacco di continue discese Siberiane.
Con questo concludo e vi auguro un buon inizio di settimana Natalizia.
Vi aggiungo che la rubrica meteo si arricchisce ancor di più poichè le previsioni saranno frutto della collaborazione fra il sottoscritto e il grande Giorgio Malavolta, componente storico dello staff di Attività Solare.
(Francesco-Giorgio Malavolta)