Del Dr. Marco Molinaro

Un cordiale saluto alla gentile utenza, rieccomi di nuovo, anche se in ritardo, per la consueta minuziosa analisi meteorologica per il mese in corso, ultimo mese dell’autunno meteorologico nell’Emisfero Boreale, della primavera nell’Emisfero Australe, ove settimana scorsa nella Nuova Zelanda Settentrionale si sono registrate termiche di 35 gradi, ma, il dato più eclatante spetta alla Namibia ove si sono registrate termiche di 51 gradi, eloquenti le immaggini delle Cascate Vittoria quasi a secco, in una zona solitamente molto piovosa.

Tornando a noi, inanzitutto ci tengo a precisare che questo editoriale è una proiezione, non una previsione, quindi soggetta ad un certo margine di errore alquanto alto, detto ciò precedo con l’analisi.

Mese di novembre iniziato con il flusso pertutbato oceanico in grande stile che sta riversando al suolo notevoli quantità di pioggia, più esposte a tale scenario sono tutte le regioni Tirreniche, dalla Liguria fino alla Calabria, e una parte della Sicilia, poi tutta la dorsale appenninica, e le regioni settentrionali di Ponente, sono questi settori della ns penisola che attualmente stanno ricevendo notevoli quantitativi di pioggia al suolo, più penalizzate da questo tipo di circolazione le regioni del versante adriatico e i versanti ionici dove i venti umidi occidentali vengono sbarrati dalla catena appenninica, scendendo poi verso l’Adriatico sottoforma di Garbino, un vento caldo e asciutto, in effetti molte zone del versante Adriatico lamentano condizioni siccitose.

Le condizioni perturbate proseguiranno ancora fino alla metà del mese, probabilmente anche oltre, sempre di provenienza atlantica quindi ancora tantissima pioggia in arrivo da Nord a Sud, ma, in questa seconda parte di novembre le piogge guadagneranno terreno anche verso il versante adriatico centro meridionale. Quando ne usciremo da questa situazione? A guardare i modelli, secondo gli aggiornamenti di ieri, sembra che in terza decade del mese, esattamente verso il 21, una accelerazione del Getto, causerà un temporaneo innalzamento di latitudine del Flusso perturbato Atlantico, (NAO temporaneamente Positiva), infatti secondo GFS si verrebbe a creare una zona di bassa pressione sulla Penisola Iberica, di conseguenza l’Italia si troverebbe dentro un cuneo anticiclonico a contributo africano, regalandoci cosi qualche giorno di tempo stabile e soleggiato, mite o molto mite durante le ore centrali del giorno sui monti, ma con formazioni nebbiose anche intense e giornate brumose con sensazione di freddo umido nelle zone pianeggianti, nelle conche interne, e lungo tutte le zone costiere da Nord a Sud, soprattutto dopo il tramonto fino alle prime ore del mattino, con parziale diradamento durante le ore centrali del giorno.

L’ indice teleconnettivo AO invece mostra un calo, in ulteriore discesa fino a fondoscala, ciò implica la formazione di blocchi alto pressori alle latitudini settentrionali (Scandinavia), in effetti è ciò che vede il modello Europeo (parlo della giornata di ieri, 7.11 ndr) con un Hp delle Azzorre che tenderà ad estendersi verso nord sino al Regno Unito, tale scenario espone l’Italia ad affondi meridiani dalla Scandinavia (Nord Nord Est), con fasi di tempo perturbato e termiche decisamente fredde, poi sempre secondo Reading, la formazione di un blocco altopressorio sulla Penisola Scandinava, complicherebbe lo scenario meteo alle nostre latitudini, inserendo le latitudini mediterranee in un canale depressionario, soggette sia ad influenze piovose da ovest che ad interferenze fredde da Est.

Questo dinamismo autunnale, sarà forse il segnale di un inverno decente? Oppure l’ennesimo non inverno con Hp grasso fino a febbraio? Presto per dirlo, di solito la Natura quando prende una strada la mantiene poi per moltissimo tempo, come stanno andando ora le cose, verrebbe facile ipotizzare almeno le prime due decadi di dicembre dominate dal flusso zonale oceanico, ma qua siamo solo nel campo delle ipotesi, intanto vediamo l’evoluzione in corso di questo mese di novembre, e delle secchiate di pioggia che ancora ci attendono anche nella prossima settimana.

Cordiali Saluti, Marco Molinaro.