Il 19 Giugno 2013 pubblicai la storia del nostro pianeta, riscritta appositamente per gli amici di Attività Solare.
Il giorno 30 dello stesso mese venne poi pubblicato un video, realizzato da una nostra utente, con il testo del mio articolo, uno splendido sottofondo musicale di James Onohan e delle immagini semplicemente favolose.

 

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Questa mattina intendo riproporre lo stesso testo e lo stesso video… con gli stessi errori di battitura che c’erano all’epoca, perché sono convinto che anche oggi, grazie a quelle parole, alcuni di voi rifletteranno sulla vera natura dell’essere umano.

 

NATURA vs Vita

Mettetevi comodi, al fresco, con una bibita rinfrescante in mano e abbiate pazienza. Quello che stiamo per iniziare è un viaggio assolutamente unico, nella storia dell’eterna lotta tra la Natura e gli Esseri Viventi.
Un viaggio apparentemente senza alcun senso… ma che vi fornirà importanti spunti di riflessione (sempre che la Natura vi abbia fornito tale capacità intellettuale).

Tutto ebbe inizio intorno ai 4.5 miliardi di anni fa… anno più, anno meno. A quel tempo il nostro pianeta era una palla rocciosa ancora molto calda sulla quale la Vita era pressoché impossibile.
Col passare dei millenni il pianeta iniziò a raffreddarsi, a consolidarsi e a modellarsi… o a essere modellato.
La Vita apparve in forma unicellulare, per poi evolversi abbastanza lentamente in multicellulare.
Ad un certo punto dell’evoluzione di queste forme di vita semplici… che avevano “invaso” pressoché ogni angolo dei mari del pianeta, una tremenda glaciazione, tra le più devastanti, azzerò quasi del tutto le forme di vita animali e vegetali del pianeta.

Dopo molti millenni la vita ricominciò il suo lento ed inesorabile processo di evoluzione. Un processo che ha portato al predominio assoluto, sul pianeta, dei Dinosauri su qualsiasi altro essere vivente. Bestioni enormi che hanno imposto il loro volere e le loro “leggi” sul territorio per milioni di anni.
Poi si verificò un evento epocale, dei più distruttivi in assoluto nella storia geologica del nostro pianeta. Un evento catastrofico che ha surclassato la glaciazione di cui sopra di parecchi ordini di grandezza.
La causa fu un grosso asteroide, del diametro di circa 15 km, che ha impattato sulla superficie terrestre nella zona dello Youcatan. Al momento dell’impatto la Terra ha vibrato per ore intere… tutta… in qualsiasi punto del pianeta. Poi si è formato il cratere, con un diametro di circa 30 km ed una profondità di alcuni chilometri. In quel preciso momento, per un tempo interminabilmente “breve”, milioni di tonnellate di materiale roccioso sono state sparate nell’atmosfera… Una coltre di polvere ha offuscato il cielo. La crosta terrestre si è spaccata in vari punti e l’onda d’urto ha letterlamente polverizzato, incenerito, disintegrato e spazzato via, ogni albero, animale o essere vivente su quasi tutto il pianeta.
Ma il disastro non era ancora finito.
Nei successivi giorni e mesi, una pioggia continua di miliardi di particelle di roccia incandesente sono piovute dal cielo surriscaldando l’aria fino a centinaia di gradi e incendiando ogni arbusto ancora presente in giro per il mondo. Il fumo e la polvere hanno offuscato il cielo per anni e la temperatura media del pianeta è precipitata di oltre 15°C.
Quegli enormi bestioni che per milioni di anni avevano dominato l’intero pianeta, si erano totalmente estinti. E con essi quasi tutte le forme di vita sul pianeta Terra e in acqua.
La scienza ha calcolato che l’estinzione è arrivata a intaccare circa l’85% delle forme di vita del pianeta Terra.

Ma non tutto era andato perso.

Nelle PROFONDITÀ DEL TERRENO, al riparo dagli eventi estremi del clima impazzito o dalla famelica disperazione di qualche animale sopravvissuto all’estinzione di massa più grande che si conosca, qualche piccolo animaletto, vermiciattolo o altro essere, si era salvato!

Qualche milione di anni dopo le forme di vita erano tornate ad essere complesse, esattamente com’erano prima dell’estinzione, anche se un bel po meno gigantesche. Poi, per qualche motivo che la scienza non riesce ancora a spiegare, è apparso quello che oggi chiamiamo Essere Umano. Per la prima volta. Una delle tante.
Sono passati migliaia di anni e la Natura si è sempre ripresa benissimo dagli eventi estremi che colpiscono il pianeta Terra. Le forme di vita, invece, si sono sempre estinte. Una dopo l’altra. Chi prima e chi dopo. Ma nessuna delle primordiali presenza uni o multicellulari su questo pianeta sono arrivate fino ai giorni nostri.
Anche l’essere umano, una delle più complesse forme di vita animale del pianeta, quella che si è autodefinita “intelligente”, ha rischiato più volte l’estinzione per cause naturali o artificiali. E continua a scherzare con il fuoco.

Poi è arrivato un momento, della storia recente, nel quale un manipolo di banchieri ha deciso di diventare i padroni del mondo. Per farlo ha portato il genere umano all’estremo… fornendogli false informazioni, nascondendo porzioni gigantesche della storia passata e allarmando tutti e 7 i miliardi di individui che compongono il genere umano, che il pianeta intero è a fortissimo rischio catastrofe a causa delle NOSTRE infinitesime emissioni gassose (CO2) degli ultimi 100 anni circa. E tutto questo in barba a ciò che la storia ha sempre cercato di insegnarci e che io ho riportato, in forma estremamente breve, in questo misero articolo.

A questo punto, però, la domanda nasce spontanea….: chi è che realisticamente rischia maggiormente dall’alterazione dell’ambiente nel quale vive?
O per meglio dire,… dall’alterazione del contesto analizzato?
La Natura, che in 4.5 miliardi di anni circa si è sempre ripresa gli spazi che erano suoi?
Oppure gli Esseri Viventi… che in questo lunghissimo lasso di tempo si sono alternati sempre e comunque senza quasi mai rivedere la luce del giorno a seguito di una catastrofica alterazione dell’ambiente?

Riflettiamoci seriamente… perché la Storia ci insegna che noi, su questo pianeta, siamo degli Ospiti… e neanche tanto graditi. Ospiti che dovrebbero in qualche modo prendersi cura della Natura, amarla e rispettarla in ogni momento della loro Vita. Venerarla come si dovrebbe fare con il proprio CREATORE perché, in fin dei conti, è lei, Madre Natura, che ci ci ha “generati” e che ci ha fornito tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere. O anche solo sopravvivere!

Sia ben chiaro che l’influenza dell’Essere Umano sull’ambiente è evidente e reale. Ma le tempistiche del cambiamento sono comunque estremamente differenti.
L’Essere Umano, infatti, ha una vita media estremamente breve rispetto alle tempistiche a disposizione della Natura.
E questo deve farci riflettere sull’estrema fragilità di noi Esseri Viventi.

 

 

Buona giornata

Bernardo Mattiucci
Attività Solare