Nel 2007, l’IPCC aveva previsto che l’aumento della temperatura globale avesse potuto portare all’estinzione molte specie animali. Ma nel suo nuovo rapporto, parte del quale verrà presentato il prossimo Lunedi, l’organismo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fa marcia indietro. Nella bozza si afferma: “Vi è una carenza di prove.”
Sul riscaldamento globale si è detto che sarebbero in pericolo migliaia di specie animali e vegetali e che sarebbero state in via di estinzione. Questo, almeno, è quello che il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), aveva previsto molti anni fa.
Ma l’ente delle Nazioni Unite del clima adesso ci dice che non è più così certo. La seconda parte della nuova relazione di valutazione dell’IPCC sarà presentato Lunedi prossimo a Yokohama, in Giappone. Da un lato, un progetto classificato della relazione, osserva che un ulteriore “aumento del rischio di estinzione per un considerevole numero di specie che va al di là del 21° secolo” è prevedibile. D’altra parte, l’IPCC ammette che non vi sono prove che i cambiamenti climatici abbiano provocato anche una singola specie in via di estinzione fino adesso.
Fonte completa: http://www.spiegel.de/international/world/new-un-climate-report-casts-doubt-on-earlier-extinction-predictions-a-960569.html
Dunque, siamo alle solite! Un’altra previsione di questo ente intergovernativo (che ormai fa buchi da tutte le parti), ha fallito un’altra delle sue profezie!! Siamo ormai giunti al ridicolo…. e pensare che il 97% della comunità scientifica è d’accordo con questa organizzazione!!
E come non ricordare le altre previsioni catastrofiche o profezie come preferite, che non hanno avuto riscontro, come l’innalzamento di svariati metri degli Oceani, con la sommersione di coste e isole, mentre ad oggi si nota una lieve diminuzione degli stessi dal 2004, o come non ricordare le previsioni di completo scioglimento dell’Artico nel periodo estivo, che avrebbe dovuto avvenire già da qualche anno, o come non ricordare la preventivata desertificazione del Mediterraneo, con palme e sabbia sparse nella nostra Italia, o ancora come non ricordare il sicuro innalzamento delle temperature di 2°C entro il 2020, mentre al contrario in questo momento notiamo una stabilità che ormai dura da ben oltre 15 anni….
Quindi non date troppa retta a queste “profezie” dettate da modellini impostati ad hoc per cercare finanziamenti.
Se un catastrofista ambientale, vi dovesse un giorno raccontare che l’essere umano è il principale artefice del riscaldamento globale, ditegli tranquillamente che al momento non esiste nessuna prova empirica che il biossido di carbonio generato dall’uomo, abbia provocato il lieve aumento della temperatura che si è avuta dal 1976 al 1998, o di provare con dati alla mano che il 3% di anidride carbonica totale immessi nell’atmosfera dall’uomo, sia la causa o lo sarà, di cambiamenti climatici significativi.
Per dare alcuni numeri, l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), ha speso negli ultimi 25 anni, la spropositata cifra di cento miliardi di dollari per la ricerca sul clima. Se ci pensiamo bene, sono numeri davvero da capogiro, fondati su basi molto dubbie di studi sulla politica energetica e climatica, ma al contrario, ancora in silenzio sulla possibile identificazione a firma dell’essere umano nel possibile aumento della temperatura globale.
L’unico settore riconosciuto con certezza, il cui l’effetto artificiale della CO² È STATA RILEVATA, è nei modelli climatici che mostrano, prevedibilmente, un riscaldamento impressionante. Ma è anche chiaro che i modelli sono asserzioni, non prove, quindi è il mondo reale che viene falsificato nei modelli e nelle asserzioni.
Questo, naturalmente, non significa che gli esseri umani hanno avuto alcun effetto sulla temperatura globale, visto che comunque l’anidride carbonica è un gas serra mite. Infatti ne possiamo misurare gli effetti locali di temperatura delle attività umane, che sono sia di riscaldamento (effetto del calore urbano) e di raffreddamento (a causa di altri cambiamenti di uso del suolo, compresa l’irrigazione). La somma di questi fattori ha in sintesi effetti in tutto il mondo e, ovviamente, si hanno delle risposte a livello globale.
Da qui se ne deduce che, non possiamo identificare e misurare le variazioni di temperatura così piccole, deducendone che l’uomo ne sia l’artefice, perchè queste lievi variazioni si perdono nel rumore di variazioni naturali del clima, dettati in primis dalla variazione dell’attività solare ma non solo.
‘Scientificamente’, gli allarmisti non sono riusciti a provare fino a questo momento nulla! TUTTAVIA, ‘emotivamente’, hanno in questi decenni catturato l’attenzione della popolazione mondiale.
E’ anche chiaro che lo scetticismo che si è creato e che si espande, ha fatto si che mantenesse la scienza quantomeno onesta. I miliardi di dollari che continuano a finanziare la ricerca vengono continuamente riversati nelle politiche e nelle ricerche, sulla base di allarmistiche previsioni dei modelli, ma che appunto sono soltanto previsioni.
Ecco ditegli tutto questo…. vediamo cosa vi rispondono…. 😉
Enzo
Solar Activity