07-12-2016 – Salve a tutti, editoriale post epifania con le regioni italiane nella morsa del gelo. Nevica ancora diffusamente nei settori orientali della penisola, nelle regioni adriatiche e su buona parte del sud Italia, specialmente nei settori esposti alle gelide correnti nordorientali (fig.1)……………..
fig.1
La distribuzione delle nevicate rispecchia sempre lo schema strettamente dipendente dalla esposizione dei rilievi principali, privilegiando le regioni del medio-basso Adriatico e tutti i rilievi dell’arco calabro-peloritano e Madonie, in parole povere, province di Vibo e Reggio, in Calabria, e tutta la Sicilia Settentrionale.
Se le nevicate sono ben localizzate, il gelo è invece diffuso, con quasi tutta Italia sottozero e con le aree interne che vanno tranquillamente intorno i -10° C in Appennino (fig.2).
fig.2
Molto peggio sta andando al di là dell’Adriatico, dove l’impatto della colata gelida appare in tutta la sua potenza, con temperature che scendono facilmente sotto i -20° C (fig.3).
fig.3
Cosa succederà ora alla fase di maltempo e gelo in atto?? Come evolverà??
Diciamo subito che non è finita qui e che, anzi, tutta l’evoluzione di complica, in quanto l’alta pressione di blocco presenta un punto di debolezza in corrispondenza del Mare del nord, da cui giungeranno almeno due impulsi perturbati nei prossimi giorni, in un contesto però sempre gelido nel Mediterraneo in virtù della vicinanza con il nucleo continentale sui Balcani.
Un primo impulso è già visibile prendere le mosse da nord in queste ore, pronto a raggiungere il Mediterraneo nella giornata di Domenica (fig.4).
fig.4
Ed ecco che il quadro evolutivo ne nostri mari si complica con l’insorgenza di nuovi minimi al suolo nei settori tirrenici (fig.5).
fig.5
L’estensione delle precipitazioni ad altre regioni non è di facile interpretazione, data la complessità della configurazione mostrata; tuttavia, anche il modello europeo mostra l’insorgenza di precipitazioni dal lato tirrenico per Domenica che, in virtù del mantenimento delle basse temperature a tutte le quote (sebbene non come oggi) potrebbero risultare nevose anche a quote pianeggianti (fig.6).
fig.6
Dalla fig.6 si vedono rientrare in gioco, dal punto di vista precipitativo, le coste laziali e toscane e l’Adriatico settentrionale. Aggiorneremo costantemente in merito.
Nei giorni successivi, il canale perturbato resterà aperto dalla Manica ed ecco che un altro impulso nordatlantico giungerà nel Mediterraneo nella giornata di martedì (fig.7).
fig.7
Molto interessante quanto previsto dai principali modelli per martedì; la nuova perturbazione fungerebbe da richiamo per il nocciolo gelido stazionante sui Balcani, soggetto a moto retrogrado verso ovest, verso l’Italia quindi (fig.8)
fig.8
Le nevicate, anche in questo caso, non sarebbero un’utopia lungo le coste tirreniche, ma l’interpretazione esatta dei fenomeni è davvero molto difficile ora, aggiorneremo passo passo (fig.9)
fig.9
Roberto
Attività Solare