Autore: Luigi Mariani
Data di pubblicazione: 22 Aprile 2018
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=48193
Blocco di Rex e anomalia termica positiva. Alcuni dati per Milano
Come serie storica di riferimento per questo commento ho utilizzato la serie rappresentativa per l’area rurale prossima a Milano e che è costituita dai dati di Milano Linate (Servizio Meteorologico dell’Aeronautica e Enav) per il periodo da 1951 a 1992 e di Montanaso Lombardo (Crea) dal 1993 al 2017.
Ieri l’altro la temperatura massima registrata dalla mia stazione di casa (3° piano di un palazzo in centro a Milano) è stata di 28.7°C (lato Sudest) e 29.3°C (lato Nordovest) mentre a Milano Linate la massima è stata di 27°C (dati http://retemeteo.lineameteo.it/index.php). Poiché la media del trentennio 1988-2017 per il 20 aprile è di 18.3°C, si configura pertanto una anomalia positiva sensibile ( per Linate +8.7°C).
Per vedere come i 27°C di ieri si collochino rispetto alle massime assolute del mese di aprile registrate in passato, ho estratto le 50 temperature più elevate della serie di riferimento per il periodo 1951 – 2017. Si noti che il massimo assoluto (+32.3°C) fu registrato il 9 aprile 2011 in occasione di un potente episodio di foehn e che il dato di ieri si colloca al decimo posto in classifica, a pari merito con 8 aprile 1961, 29 aprile 2007, 12 aprile 2011 e 18 aprile 2013. Al momento non siamo dunque di fronte ad un’anomalia secolare ma a un fenomeno con un tempo di ritorno di qualche anno.
Circa il determinante dell’anomalia positiva possiamo dire che la stessa è il prodotto della struttura circolatoria che abbiamo su di noi in questi giorni e cioè un sistema di blocco a S rovesciata o blocco di Rex – che in Val padana dà luogo a soleggiamento intenso e a un effetto di compressione tipico dell’anticiclone e accentuato da un certo effetto favonico dovuto all’interazione della massa d’aria con l’arco alpino. In sintesi si tratta di un evento associato ad una struttura circolatoria che si presenta con una certa frequenza sulla nostra area (a memoria direi per alcuni giorni l’anno).
Il blocco di Rex è evidenziato dalla figura 1 (topografia del livello barico di 500 hPa), da cui emerge un caso davvero da manuale, con area anticiclonica centrata sulla Germania e area ciclonica centrata sul canale di Sicilia. Sensibile è anche il livello di anomalia positiva, con nucleo di anomalia positiva da 35 m sullo Jutland.
Figura 1 – Topografia del livello di pressione di 500 hPa (media del periodo 18-20 aprile).
Figura 2 – Anomalia del livello di pressione di 500 hPa (media del periodo 18-20 aprile).
Per dire quanto c’entri il cambiamento climatico (domanda oggi più che mai di moda) occorrerebbe pertanto ragionare di frequenza e persistenza del blocco di Rex o di valori registrati in passato in coincidenza con strutture circolatorie analoghe e prodottesi nello stesso periodo dell’anno.
En passant ricordo che la fase di stabilità che abbiamo avuto negli ultimi giorni è stata provvidenziale per gli agricoltori, ai quali il periodo piovoso precedente aveva impedito l’effettuazione delle operazioni di preparazione del letto di semina per le colture estive (mais, riso,. ecc.). Insomma, non tutti i mali vengono per cuocere!
Possiamo infine dire che in base alle carte previste a disposizione (modello NOAA GFS – run delle 00 UTC del 21 aprile) il blocco di Rex è destinato ad esaurirsi già dal 22 aprile, allorché sul centro Europa si ristabilirà il flusso perturbato atlantico, con una prima perturbazione da ovest che lambirà le Alpi il 23 aprile. Buon ritorno alla primavera!
Tabella 1 – I primi 50 massimi termici giornalieri più elevati registrati nel mese di aprile dal 1951 al 2017 sull’area rurale a est-sudest di Milano.