Le SSTA parlano chiaro e delineano un futuro inequivocabilmente dominato da un raffreddamento emisferico.
Come potete notare da questa visualizzazione delle Anomalie delle Temperature Superficiali dell’Oceano Atlantico, ci sono ampie zone dominate dal colore nero…
![schermata-del-2016-12-05-221442](http://www.attivitasolare.com/wp-content/uploads/2016/12/Schermata-del-2016-12-05-221442-800x640.png)
…e sono tutte zone in fase di raffreddamento.
Se consideriamo la totalità della circolazione termoalina, notiamo che questa è destinata a rallentare.
E quando le correnti termoaline rallentano, significa che è in corso un raffreddamento.
Dalla parte equatoriale e australe dell’Oceano Atlantico, già sta arrivando meno energia. Questo si nota dal fatto che le anomalie termiche del mare in quelle zone sono tutte tendenti al nero. A livello numerico questo significa che le temperature sono tutte inferiori a +0.5°C rispetto al periodo di riferimento che per le anomalie è il 1981-2011!
In particolare, però, notiamo il forte raffreddamento nella zona dove nasce la Corrente del Golfo:
Ma forse, maggiormente importante per il meteo nel breve periodo, è il forte e vasto raffreddamento tra la Groenlandia e le Isole di Capo Verde:
Questa zona, tra l’altro, coincide con il ramo discendente della Circolazione del Nord Atlantico. Il che significa che è in corso un rallentamento dell’intera circolazione. Sia ben chiaro… tale corrente impiega mesi (se non anni) per completare tutto il percorso e il rallentamento è percepibile solo a livello strumentale. Ma nel lungo periodo avrà sicuramente ripercussioni importanti a livello climatico.
A livello atmosferico, un raffreddamento del genere, comporta inevitabili ripercussioni sulla circolazione dei venti.
E infatti, a livello superficiale, a 850 hPa e a 250 hPa, troviamo le seguenti 3 situazioni!
Condizioni, quelle dei venti in quota, sicuramente destinate a cambiare col passare dei giorni in quanto, come spiega Roberto Madrigali sulla sua pagina Facebook e nel suo lavoro peer review (di cui abbiamo parlato), il Jet Stream è influenzato dalle maree lunari!
Conclusione…
In molti (anche troppi direi) continuano a chiederci come sarà l’inverno.
Prima di tutto non abbiamo la sfera di cristallo… secondo ci limitiamo a ripubblicare articoli meteo scritti da altri… specialmente quelli dell’amico e collaboratore Ilario Larosa di Meteoscienza.it. Inoltre a me, personalmente, non preoccupa il meteo e per dirla tutta, mi importa assai poco. Quello che trovo fondamentale è l’evoluzione nel lungo termine… che si sta delineando in modo netto e chiaro con un profondo raffreddamento emisferico alle alte latitudini.
Quando arriverà il freddo alle nostre latitudini?
Beh.. se arriva tra i mesi di Dicembre e Marzo è un bene. Se dovesse arrivare all’esterno di questa finestra temporale, invece, potrebbero essere guai seri per tutti noi.
Staremo a vedere…
Una cosa è certa… non c’è El Niño. Quindi quelli che stanno continuando a dire che sarà un inverno come quello dello scorso anno, evidentemente non hanno ben in mente che per avere il caldo serve energia. E quest’anno l’energia manca!
Vi saluto con una carta delle temperature alle ore 21:00 UTC di ieri sera.
Così… giusto per sottolineare il fatto che le temperature non sono alte come in molti vogliono far credere…
Buona giornata
Bernardo Mattiucci
P.S.: tutte le immagini delle SSTA sono state realizzate tra le 21:00 e le 22:00 di ieri sera.