Da Kenneth Richard il 29. Gennaio 2024

“I nostri risultati hanno mostrato che l’inverdimento globale era ancora presente nel periodo 2001-2020, con il 55,15% delle aree che inverdivano a un ritmo accelerato, rispetto al 7,28% di imbrunimento.” – Chen et al., 2024

L’effetto della fertilizzazione con CO2 è stato il motore dominante dell’aumento su scala globale dell'”indice di superficie fogliare” (LAI), o inverdimento, a partire dagli anni ’80. Gli scienziati hanno stimato che la capacità di potenziamento della fotosintesi della CO2 è responsabile per il 70% della tendenza all’inverdimento (Zhu et al., 2016).

Utilizzando fonti di dati AVHRR (Advanced Very High Resolution Radiometer) di qualità discutibile, alcuni studi recenti hanno suggerito che la tendenza all’inverdimento è rallentata o addirittura invertita all’imbrunimento dall’inizio del 21° secolo. Come suggerito, queste fonti di dati “dovrebbero essere usate con cautela” (Chen et al., 2024) in quanto è “ben noto che NDVI e LAI basati su AVHRR hanno molteplici fonti di incertezza”, come “evidenti segnali artificiali dalla deriva orbitale”.

Utilizzando dati MODIS molto più affidabili, gli scienziati (Chen et al., 2024) possono ora affermare che la tendenza LAI nel 21° secolo è decisamente positiva e che “l’inverdimento globale nel periodo 2001-2020 è un fatto indiscutibile”.

I dati satellitari indicano che il 55,15% delle aree globali sta diventando verde “a un ritmo accelerato”, mentre solo il 7,28% ha subito una tendenza all’imbrunimento dal 2001.

La fertilizzazione con CO2 è ancora il motore dominante (75,63%) della tendenza all’inverdimento della Terra nel 21° secolo. Qualsiasi tendenza alla siccità negli ultimi decenni non può superare l’effetto positivo della fertilizzazione della CO2, poiché tutto ciò che la siccità può fare è rallentare leggermente l’accelerazione della tendenza all’inverdimento indotta dalla CO2.

Fonte immagine: Chen et al., 2024

Fonte : No Tricks Zone