Gli scienziati del clima portano buone notizie: un aumento di CO2 dallo 0,03 allo 0,04% produce il 30% in più di vegetazione (piante e alberi) e attraverso la fertilizzazione anche un assorbimento naturale di CO2 3 volte maggiore di quanto previsto nei modelli IPCC.

Abstract

Diverse linee di evidenza indicano un aumento dell’attività della biosfera terrestre negli ultimi decenni, che ha avuto un impatto sul dissipatore globale di carbonio terrestre netto (NLS) e sul suo controllo sulla crescita del biossido di carbonio atmosferico (ca). Si stima che la produzione primaria lorda terrestre globale (GPP) – il tasso di fissazione del carbonio mediante fotosintesi – sia aumentato del (31 ± 5) % dal 1900, ma i contributi relativi dei diversi fattori putativi a questo aumento non sono ancora ben chiari. Qui identifichiamo la crescente concentrazione di CO2 atmosferica come fattore trainante. Riconciliamo i vincoli atmosferici globali e a livello di fogliame sulle tendenze dell’attività biosferica modellata per rivelare un effetto di fertilizzazione globale della CO2 sulla fotosintesi del 30% dal 1900, o del 47% per un raddoppio sopra il livello preindustriale. Il nostro valore storico è quasi il doppio rispetto alle stime correnti (17 ± 4) % che non utilizzano l’intera gamma di vincoli disponibili. Di conseguenza, in un futuro scenario a basse emissioni, proiettiamo un dissipatore di carbonio terrestre (174 PgC, 2006–2099) che è 57 PgC più grande se si ipotizza un effetto di fertilizzazione con CO2 inferiore paragonabile alle stime attuali. Questi risultati suggeriscono un ruolo ben più efficace della presenza carbonica terrestre nella modulazione del futuro eccesso di CO2 antropogenica in linea con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di rimanere al di sotto del riscaldamento di 2 ° C e sottolineano l’importanza di preservare la giacenza di assorbimento del carbonio terrestre.

Link: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/gcb.14950