Un nuovo articolo pubblicato su Advances in Space Research, trova che,
“Il recente profondo ed esteso minimo di variabilità solare e i minimi estesi nei secoli 19 e 20 (1810-1830 e 1900-1920) sono in linea con i minimi del Centenario Ciclo di Gleissberg (CGC), una variazione ciclica di 90-100 anni nell’ampiezza del ciclo di 11 anni delle macchie solari osservate sul Sole e conseguentemente sul nostro pianeta. La risposta climatica della Terra a questi ingressi di bassa radiazione solare e prolungata comporta il trasferimento di calore nell’oceano profondo causando un ritardo più lungo di un decennio.”
Gli autori trovano che,
“Il modello atmosferico in risposta al clima [per il ciclo di attività solare di Gleissberg] … è dominato dal modello nel Pacifico del Nord America (PNA). I minimi di Gleissberg, a volte casualmente in combinazione con la forzante vulcanica, sono associati a gravi condizioni atmosferiche più estreme. Così il minimo di Gleissberg del 19° secolo, che coesisteva con le eruzioni vulcaniche, ha portato a condizioni particolarmente fredde negli Stati Uniti, Canada ed Europa occidentale.”
Il documento mostra una chiara evidenza nel primo grafico sotto di un significativo incremento sostenuto della Total Solar Irradiance (TSI) dal 1700 alla fine del 20° secolo, in coincidenza con la fine della piccola era glaciale ~ 1850 e il riscaldamento globale osservato durante la 20° secolo.
Nello studio è coautrice Joan Feynman (sorella del famoso fisico Richard Feynman).
La Total Solar Irradiance in cima al grafico mostra un significativo aumento dell’attività solare dal 1700. Il secondo grafico mostra la periodicità delle onde lisciate (zone rosse) corrispondenti ai 90-100 anni del ciclo solare di Gleissberg. In basso il grafico mostra i cicli di Gleissberg lisciate dal 1700.
La seconda linea continua del grafico mostra la Total Solar Irradiance correlata con le temperature terrestri osservate (linea tratteggiata).
Fonte: HockeySchtick
Enzo
Attività Solare