In questo nuovo studio viene analizzato il monitoraggio della temperatura superficiale media globale che è essenziale per comprendere i cambiamenti climatici negli ultimi decenni, si è discusso molto se ci sia stata una recente impennata del tasso di riscaldamento a partire dagli anni ’70. Questo articolo investiga se tale accelerazione sia rilevabile attraverso analisi statistiche specifiche.
Per questo vengono utilizzate i modelli di changepoint, strumenti statistici progettati per identificare i cambiamenti strutturali nelle serie storiche, per esaminare quattro registri globali della temperatura superficiale media dal 1850 al 2023. Questi modelli ci permettono di individuare eventuali variazioni significative nel tasso di riscaldamento.

L’analisi dei risultati rivela che, nonostante le temperature record osservate nel 2023, ci sono prove limitate di un’ondata di riscaldamento significativa. Nella maggior parte delle serie temporali esaminate, non si rileva alcun cambiamento nel tasso di riscaldamento oltre gli anni ’70. Inoltre, stimiamo che, affinché un’ondata di riscaldamento sia rilevabile, sarebbe necessario un incremento di almeno il 55% nel tasso di riscaldamento

I risultati suggeriscono che, nonostante l’evidente aumento delle temperature, il tasso di riscaldamento non ha subito un’accelerazione significativa negli ultimi decenni. Questo potrebbe essere dovuto a vari fattori, tra cui la variabilità naturale del clima e l’influenza di altri elementi climatici.

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Una recente impennata del riscaldamento globale non è ancora rilevabile

Comunicazioni Terra & Ambiente volume 5, Numero articolo: 576 (2024) 

Abstract

La temperatura superficiale media globale è ampiamente studiata per monitorare i cambiamenti climatici. Un dibattito attuale è incentrato sul fatto che ci sia stata una recente impennata/accelerazione (dopo gli anni ’70) del tasso di riscaldamento. Qui indaghiamo se un’accelerazione del tasso di riscaldamento è rilevabile da una prospettiva statistica. Utilizziamo modelli di changepoint, che sono tecniche statistiche specificamente progettate per identificare i cambiamenti strutturali nelle serie storiche. Al suo interno vengono esaminati quattro record globali di temperatura superficiale media nel periodo 1850-2023. I nostri risultati mostrano prove limitate di un’ondata di riscaldamento; Nella maggior parte delle serie temporali della temperatura superficiale, non viene rilevato alcun cambiamento nel tasso di riscaldamento oltre gli anni ’70, nonostante le temperature record osservate nel 2023. Pertanto, stimiamo le variazioni minime nella tendenza al riscaldamento necessarie affinché un’ondata sia rilevabile. In tutti i set di dati, è necessario un aumento di almeno il 55% affinché un’ondata di riscaldamento sia rilevabile al momento.

Fonte: Nature