Di Kenneth Richard – 16. Maggio 2024

Si presume che il fenomeno dell’aumento della concentrazione di gas serra (vapore acqueo, anidride carbonica, metano) porti a un forte aumento delle temperature nelle regioni polari, o termine tecnico “amplificazione polare”. A quanto pare, non è così.

Ma cosa si intende per amplificazione polare? Una parte della scienza, definisce “amplificazione polare” quel fenomeno climatico che si manifesta quando qualsiasi variazione nell’equilibrio radiativo netto, cioè l’intensificazione dell’effetto serra, produce un cambiamento di temperatura più marcato vicino ai poli rispetto alla media del pianeta. Questo concetto è generalmente espresso attraverso il rapporto tra il riscaldamento polare e quello tropicale. In termini più semplici la “catastrofica scienza” da CO2, definisce: “l’amplificazione polare ha una tendenza preoccupante perché le regioni polari del nostro pianeta si stanno riscaldando molto più velocemente rispetto al resto del pianeta. E non stiamo parlando di un lieve incremento – la velocità di riscaldamento nelle regioni artiche è quasi il doppio della media globale.

Bene, questo è ciò che si definisce per amplificazione polare. Al contrario, secondo questo nuovo studio (Notholt et al., 2024) la realtà sarebbe ben diversa. Essa ci racconta che il nuovo modello utilizzato per il forzante radiativo conferma i risultati che con l’aumento della CO2 dai livelli preindustriali a quelli attuali (da 278 a 400 ppm) si traduce in un leggero effetto di raffreddamento per tutta l’Antartide (-0,01°C), rafforzando la conclusione dell'”effetto serra negativo” degli studi precedenti che danno risultati simili a questi. Quindi, l’aumento della concentrazione di CO2 provoca un riscaldamento per l’Artico nel modello, ma solo di 0,42°C per l’aumento di 122 ppm. Ciò implica che la CO2 non può essere la responsabile della maggior parte del riscaldamento artico moderno.

In questo studio è stato anche determinato che per l’Antartide, “il raddoppio di CH4 porta a un raffreddamento di quasi tutta la troposfera”.

L’effetto serra negativo del vapore acqueo, il principale gas serra della Terra, domina sulla CO2 per quanto riguarda gli impatti climatici nelle regioni polari.

Gli autori suggeriscono che i loro risultati forniscono una spiegazione per la “mancanza di riscaldamento osservata in Antartide negli ultimi decenni”.

Fonte immagine: Notholt et al., 2024

In definitiva, secondo questo studio, la tanto pubblicizzata amplificazione polare sarebbe una teoria data per certa ma che a quanto pare di certo non c’è nulla.

Fonte : No Tricks Zone