06-01-12 – Salve a tutti a buona Befana. Ondata di gelo in piena azione sull’Italia e siamo appena all’inizio. Anzi, più precisamente, stiamo entrando nella fase più cruda in cui le temperature nei bassi strati, a diretto contatto con le attività di tutti i giorni, raggiungeranno i valori più bassi.
Ecco la splendida immagine dal satellite della mattinata che evidenzia il grande afflusso gelido che prende le mosse direttamente dalla Russia settentrionale, per poi tuffarsi letteralmente nel Mediterraneo proprio in corrispondenza delle nostre regioni Adriatiche (fig.1).
fig.1
Come annunciato da diversi giorni, sulla base dell’ampiezza e dei valori di temperatura a tutte le quote della massa d’aria in movimento, si tratta di una delle più intense avvezioni fredde degli ultimi anni e il quadro termico attuale nel continente europeo nel rende ragione (fig.2).
fig.2
I valori di partenza del nucleo gelido di provenienza dell’irruzione fredda sono compresi trai -30° C a i -40° C al suolo, nel bassopiano russo. Nelle nostre regioni, fa ancora “caldo” rispetto a tali valori ma ormai molte località collinari non solo della penisola sono abbondantemente sotto lo zero (fig.3).
fig.3
In tale contesto spiccano i -8° C di Campobasso in pieno giorno, ma anche i -1° C di Pescara, sul mare.
Ancora peggio la situazione contemplando il wind chill, ovvero la sensazione di freddo generata dal vento molto sostenuto da nordest su tutta la penisola; nella stessa Campobasso si “percepiscono” ben -16° C (fig.4).
fig.4
Veniamo quindi alle fenomenologie in atto; come sempre, con irruzioni fredde balcaniche, l’Italia è praticamente divisa in due dal punto di vista della nuvolosità e fenomeni (fig.5).
fig.5
Come si vede dalla fig.5, il versante adriatico a sud delle Marche (comprese) è soggetto a nevicate anche al livello del mare, più intense tra Molise e Puglia, con accumuli di una certa consistenza anche a bassa quota, mentre tutto il nord e il versante tirrenico fino al cosentino è sotto vento, con ampie schiarite e ottima visibilità. Altri fenomeni, anche piuttosto intensi, sono presenti nel reggino e vibonese in Calabria, con nevicate al livello del mare e su tutta la Sicilia settentrionale, da Messina a Palermo, con forte maltempo e nevicate a quote sempre più basse, ormai al livello del mare.
Da notare come la distribuzione delle nevicate rispecchi esattamente quella prevista negli editoriali degli scorsi giorni
Cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni??
Ebbene, a giudicare dai commenti presenti nel web, non tutti hanno compreso che la presente ondata durerà ancora 48-60 h nelle regioni italiane, con acme del freddo che si protrarrà da ora per altre 24 h circa.
fig.6
Le nevicate, nel complesso (piogge non sono praticamente presenti al momento nel suolo italiano), interesseranno le stesse regioni inquadrate in fig.5 sebbene variazioni di lieve entità della traiettoria dei fenomeni saranno sempre possibili (lo schema generale sarà simile ma aree non interessate dai fenomeni potranno esserlo nelle prssime 48 h).
fig.7 e 8
Nella giornata di Sabato fenomeni subiranno una leggera attenuazione ma il vortice freddo resterà stazionario a est dell’Italia, subendo una nuova alimentazione nordatlantica a partire Domenica, che vedrà quindi un riacutizzarsi delle precipitazioni, sebbene con meno freddo (fig.9).
fig.9
Il trend descritto sarà anche più marcato a inizio settimana, lunedì, quando il nucleo gelido sui Balcani subirà un moto retrogrado (verso ovest) a causa dell’arrivo di un impulso perturbato atlantico nel Mediterraneo (fig.10)
fig.10
Nei prossimi giorni verificheremo meglio tale tendenza, che potrebbe condurre a evoluzioni molto interessanti, come quella mostrata dal modello europeo nell’ultima emissione, con neve nel Tirreno e al nord (fig..11).
fig.11
Nel frattempo, seguiremo passo passo l’ondata di gelo in atto, che si appresta a mostrarci nuovi minimi di temperatura e nuove nevicate in località davvero poco abituate a tali fenomenologie.
Roberto
Attività Solare