Autore: Guido Guidi
Data di pubblicazione: 02 Dicembre 2017
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=46619

 

Peccato non sia agosto, perché, se lo fosse, potremmo dire che fa freddo a causa del caldo. Invece fa freddo, un freddo normale, per la semplice ragione che siamo prossimi all’inverno.

Quindi, direttamente dal “Dipartimento la neve sarà un ricordo del passato“, appena entrati nell’inverno meteorologico, che prende il via il 1° dicembre come dicono quelli bravi, ecco che arriva la seconda nevicata dell’anno, dopo quella decisamente precoce del 13 novembre scorso in Emilia Romagna e dintorni. E, se le cose vanno come dicono le code dei modelli, ne arriverà un’altra per il week end dell’immacolata.

Causa di questo strana, stranissima stagione che si ostina ad essere normale, quando da previsioni – sempre di quelli bravi – di stagioni normali non dovrebbero essercene più, è il ripetersi di modalità di circolazione atmosferica sull’area Euroatlantica a bassa velocità zonale, cioè principalmente disposta lungo i meridiani piuttosto che lungo i paralleli. Aria che viaggia quindi da nord a sud e viceversa, per il persistere di una robusta onda atlantica (onda planetaria, non di acqua marina ). Con questi flussi il sistema scambia calore tra le latitudini tropicali e quelle polari molto velocemente per gestire la transizione verso la stagione fredda.

Questo si chiama tempo, e non clima, esattamente come dovrebbe chiamarsi anche d’estate, quando lo stesso meccanismo, ma con l’onda positiva centrata sul Mediterraneo, ci fa boccheggiare, regalando grandi soddisfazioni a chi sostiene che si tratti di clima e non di tempo.

E così pioggia, neve e, ovviamente tante nuvole. Peccato però, perché la Luna in questi giorni regala un grande spettacolo con il passaggio al Perigeo (orbita più vicina alla terra di circa 50.000 Km rispetto all’Apogeo) e la concomitante fase di Luna piena. Si chiama Super Luna, perché il satellite appare anche del 14% più grande e del 30% più luminoso. Occasione persa quindi? Non proprio, perché la Nasa mette a disposizione il suo Virtual Telescope Project e anticipa il primo video di una trilogia di super lune, dato che il 2018 inizierà con ben due eventi simili, rispettivamente il 2 e il 31 gennaio.