Proprio quando la NOAA si apprestava a trasmettere frettolosamente i dati sulle temperature del 2017, secondo l’ente governativo, la terza più alta dal 1880, poi prontamente smentite da Tony Heller qui, il Pentagono, tramite la voce del suo segretario alla Difesa James Mattis, toglie, fatto storico, il Global Warming Antropico dalle prioritarie minacce di sicurezza per il paese. Certo un duro colpo per chi si alimenta da decenni con questa, che potrebbe risultare la più grande truffa della storia contemporanea.

Ne seguiremo gli sviluppi.

Enzo
Attività Solare

Mattis toglie il riscaldamento globale dalla strategia di difesa nazionale

Di Michael Bastasch – 19.01.2018

Il Pentagono ha pubblicato la strategia di difesa nazionale che per la prima volta da oltre un decennio non menziona il riscaldamento globale causato dall’uomo come una minaccia alla sicurezza.

Un riassunto di 11 pagine della nuova strategia di difesa nazionale non menziona più il “riscaldamento globale” o “cambiamento climatico”, secondo una ricerca per parole chiave dell’Huffington Post. Il documento riflette l’attenzione dell’amministrazione Trump su “dominanza energetica” sul clima.

La strategia di difesa nazionale, firmata dal segretario alla Difesa James Mattis, non ha molto da dire sui problemi energetici, tranne che gli Stati Uniti “promuoveranno un Medio Oriente stabile e sicuro” e “contribuiranno a mercati energetici globali stabili e a vie commerciali sicure.”

Il Pentagono ha pubblicato il documento di strategia venerdì, e i funzionari sono stati chiari che non avrebbe fatto cenno al riscaldamento globale. L’amministrazione Bush ha aggiunto il riscaldamento globale alla strategia di difesa nel 2008, ma il problema ha guadagnato lo status di alto livello durante l’amministrazione Obama.

L’amministrazione Trump ha lanciato la sua strategia di sicurezza “America First” a dicembre, che ha chiesto “risorse energetiche abbondanti – carbone, gas naturale, petrolio, fonti rinnovabili e nucleare” per rilanciare l’economia e aiutare gli alleati degli Stati Uniti.

Questo piano ha de-enfatizzato le politiche volte a combattere il riscaldamento globale provocato dall’uomo, un’inversione completa dalla sicurezza nazionale sotto l’amministrazione Obama.

“Le politiche climatiche continueranno a plasmare il sistema energetico globale”, recita la National Security Strategy, pubblicata a dicembre.

“NOI. la leadership è indispensabile per contrastare un’agenda anti-crescita e di energia che è dannosa per gli interessi degli Stati Uniti in materia di sicurezza economica e energetica”, recita il piano. “Considerata la futura domanda energetica globale, gran parte del mondo in via di sviluppo richiederà combustibili fossili e altre forme di energia per alimentare le loro economie e sollevare il loro popolo dalla povertà”.

Fonte: The Daily Caller