Di Fiorentino Marco Lubelli – 29 Luglio 2020

Mentre qui in Italia saremo alle prese con la più forte ondata di caldo della stagione, sembrerebbe profilarsi una ondata di freddo dai connotati storici dall’altra parte del mondo, dove in questo periodo è inverno, in Australia. Per capirne i connotati, presentiamo qui di seguito alcune mappe riferite all’ultima ondata di freddo dai connotati “storici”, quella del luglio 2014 quando fu battuto il record di Brisbane con una minima di 2°C l’11 luglio 2014 o l’altrettanto storica ondata di freddo del 18 luglio 2015.

Possiamo facilmente dedurre da queste mappe reanalysys NOAA dove le temperature sono espresse in gradi kelvin che la isoterma 0°C a 850 Hpa interessa sempre l’estremo sud del continente non riuscendo mai a progredire molto nel vasto entroterra australiano. Vediamo invece le previsioni proposte oggi a sole 144 ore da GFS.

Nella prima immagine evidentissima la genesi dell’intensissima ondata fredda, determinata da una intrusione calda tropicale fino a latitudini antartiche a causa di una elevazione maestosa dell’anticiclone atlantico a ovest del paese, di risposta una massa d’aria fredda ed instabile si dirige spedita verso il continente australiano, la carica di umidità che porterà con sè determinerà certamente precipitazioni anche nevose, che nell’interno potrebbero scendere facilmente sotto i 500m. La situazione si evolverà con un secondo impulso a 180 ore che potrebbe frantumare i record storici del continente e portare la neve anche in prossimità del suolo nella zona orientale del paese e in Tasmania.

Notate la vastità di territorio interessato dalla isoterma 0°C che si spinge fin quasi al tropico del Capricorno. Se le previsioni di oggi saranno confermate assisteremo alla più potente irruzione antartica del secolo in Australia, una irruzione che farà parlaree certamente di se.

Fonte: Progetto Scienze