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Sono ore che è in atto una forte tempesta geomagnetica. Non ve ne abbiamo parlato, ma la teniamo d’occhio.
Come potete vedere dal grafico, il K-Index ha raggiunto il suo apice nella serata di ieri, con un valore 7, per poi scendere e oscillare tra il 5 e il 6 (attualmente a 6).
A tali valori si affianca una velocità del vento solare decisamente elevata… che rasenta gli 800 km/s (attualmente a 732 km/s)

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La causa di tutto questo è da ricercare in un buco coronale fronteterra e geoeffettivo al quale farà seguito un ulteriore buco coronale che si sta posizionando fronte terra, ma sarà meno geoeffettivo in quanto posizionato più verso la zona polare del Sole.

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Quali conseguenze dobbiamo aspettarci?
Nell’immediato nessuna. Ma studi scientifici, passati e presenti, concordano sul fatto che il sistema geologico terrestre non sopporta gli sbalzi di velocità e/o densità del vento solare…. come anche i repentini sbalzi del k-index.
Ancora per circa 24 ore la tempesta geomagnetica continuerà a farsi sentire (e per chi è più “sensibile” alle radiazioni, il mal di testa persisterà). Poi inizierà la discesa, si spera, molto lenta.
Quando il vento solare tornerà a valori prossimi ai 300 km/s o anche meno, inizierà il rilascio dell’energia. Rilascio che si avrebbe anche nel caso di un crollo parziale del vento solare (superiore ai 100-150 km/s di variazione) o del k-index.

Cosa significa “rilascio di energia”?

Il mianeta in queste ore si sta caricando di una quantità di energia molto elevata…  ma che non può trattenere. Quando tale energia “in entrata”, cesserà, l’energia accumulata tenterà “di uscire” dal pianeta. E lo farà tramite terremoti ed eruzioni vulcaniche.
Ci aspettiamo quindi scosse sismiche di magnitudo medio-alta (almeno 6° richter) che si verificheranno nelle zone più a rischio del pianeta come la “Cintura di fuoco” (ovvero l’area del Pacifico), Indonesia o, eventualmente, anche il bacino del Mediterraneo.
Oltre ai terremoti si potrebbe verificare qualche eruzione vulcanica… ma, prima che vi affrettiate a morire di paura, state tranquilli che non è ancora arrivato il momento dei Campi Flegrei… nonostante le scosse di ieri. Questo perché l’energia è essenzialmente “pigra” e preferisce le vie più facili… ovvero le faglie sismiche più a limite di rottura o i vulcani già in procinto di eruttare (o in fase di eruzione). E i Campi Flegrei sono un supervulcano che richiede una quantità enorme di energia per raggiungere la fase di eruzione vera e propria.

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Aurora Boreale fotografata da Mosca. © vesti.ru/youtube

I più fortunati, quelli cioè che abitano alle alte latitudini, nelle ultime ore hanno potuto godere delle bellissime Aurore Boreali. Che dire se non “beati loro….”!!!!!

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Bernardo Mattiucci
Attività Solare