Avevamo preannunciato giorni fa che il mese di settembre avrebbe portato una estate tardiva, soprattutto al sud, bene, la prima decade del mese ha confermato questa tendenza, che potrebbe essere amplificata e ampliata nella sua estensione geografica anche al nord. Vediamo nello specifico il pattern climatico emisferico responsabile di questa anomalia.

Evidentissimo un dipolo delle anomalie dei geopotenziali positivi: alla grande anomalia positiva scandinava, persistente ormai dal mese di luglio, si dispone specularmente sull’Alaska (Stretto di Bering) una anomalia, se possibile, pi potente. Questo dipolo ha determinato un binario barico che ha condotto le fredde correnti artiche dal Polo fin sulla Groenlandia determinando e, fasi alterne, sull’Iberia e sull’Italia settentrionale, quando è riuscita a evolvere verso est. Questa stessa configurazione ha determinato l’allungamento verso nord-est dell’anticiclone africano permettendo una lunga fase stabile al sud.

Evidente questo schema nell’analisi delle anomalie di geopotenziale in Europa. Impressionante l’anomalia dei geopotenziali sulla Scandinavia, evidente il segno dell’alta pressione africana sul sud Italia. Le conseguenze dal punto di vista termico e precipitativo le vediamo qui di seguito.

Dominano su tutta l’Europa le anomalie termiche positive con l’epicentro del caldo piazzato tra Ucraina e Russia meridionale con picchi di +5°C. Anomalie termiche negative si sono evidenziate solo sulla Gran Bretagna interessata dalle fresche correnti in discesa dalla Groenlandia. Sull’Italia, dicevamo, caldo estivo in Sicilia e sud Sardegna, Calabria e Puglia nonché sul triveneto, con anomalie più contenute sul resto del paese comprese comunque, in generale, tra i +1,5°C del sud Sicilia e i +0,5°C delle regioni tirreniche e nord occidentali italiane. Concludiamo con l’aspetto precipitativo.

Avevamo previsto che le precipitazioni si sarebbero concentrate al centro-nord, così è stato in questa prima decade con importanti precipitazioni concentrate su: Toscana, Emilia, Veneto e Lombardia meridionali. Concludiamo con uno sguardo al futuro.

In questa emisferica di GFS alle 120 ore relativa ai geopotenziali a 500 Hpa si nota ancora l’insistenza delle correnti atlantiche sulle alte latitudini europee con alte pressioni più a sud sul Mediterraneo, notate i resti del ciclone Helene che entrano sull’Atlantico occidentale, il comportamento di questo ciclone potrebbe condizionare il tempo dei successivi giorni con un possibile rinforzo del flusso atlantico, vedremo. Per il momento settembre dalle caratteristiche tipicamente estive.

 

 

Fonte: https://progettoscienze.org/2018/09/12/prima-decade-di-settembre-lestate-continua-al-sud-piogge-al-nord/