Bentrovati con le tendenze stagionali. 

Innanzitutto riportiamo le buone performances per le autunnali, soprattutto per quanto riguarda i mesi di settembre e novembre. Prima parte di Novembre che si è confermata alluvionale (contrariamente alla previsione di partenza, il maltempo ha colpito più il sud). Solo ottobre si è discostano dalla tendenza, rivelatosi sottomedia e sostanzialmente in media pluviometrica (eccezion fatta per il settentrione dove è persistita una certa siccità).

Ritornando alle previsioni per il trimestre invernale, partiamo dalle proiezioni del vp (vortice polare). Rispetto agli ultimi anni, non ci aspettiamo un brusco stratcoooling tale da compromettere l’inverno, specie la prima parte. Vortice stratosferico che pur mantenendosi piuttosto freddo, non si approfondirà troppo; appare quindi scongiurato il superamento della soglia critica positiva dell’indice Nam.

Si conferma il trend de La Niña, seppur lievemente inferiore alle aspettative. Permangono anomalie debolmente positive a ridosso della zona 1 El Nino (subito a ridosso delle coste cilene). 

Vediamo ora sotto le tendenze di alcuni importanti centri di ricerca e poi cerchiamo di stilare una previsione accurata:

Sopra osserviamo la tendenza delle precipitazioni targata Ecmwf; si può evidenziare l’area della Scandinavia con precipitazioni inferiori al normale, così come nella zona del mar Nero/Anatolia, Asia centrale e atlantico orientale/Groenlandia orientale. Da notare le precipitazioni sopra media su tutto il comparto russo (frequente formazione di basse pressioni artiche sul comparto russo-siberiano). Anomalie precipitative importanti attese sul Canada occidentale, segno di un vp canadese decentrato maggiormente a ovest e meno invadente degli ultimi anni sulla corrente a getto atlantica (precipitazioni inferiori alla media su baia di Baffin-Groenlandia orientale-Atlantico orientale). 


Ulteriore tassello ci viene dalle proiezioni Accuwheather:

Esso confermerebbe il trend di Ecmwf (eccezion fatta per la zona del mar Nero). Anche lui propende per deficit pluviometrici, e quindi geopotenziali alti,  sulla Scandinavia (pattern da Scand+). Più freddo del normale atteso sulla Russia. Precipitazioni sopra media in area mediterranea, teatro di confluenza di basse pressioni basso atlantiche (in entrata dalla penisola iberica-Golfo Guascogne) e aria fredda continentale in arrivo dall’est europeo.


Per quanto riguarda le nevicate, si prevede un ottimo innevamento su Pirenei, Arco Alpino ed Europa orientale (Balcani e Carpazi). Meno neve del normale sulla Scandinavia. Secondo Accuwheather un po’ sottotono l’Appennino (anche se appare più un errore di calcolo, visto il pattern circolatorio tutt’altro che avaro di precipitazioni). 

Ottime previsioni per la neve sui monti europei



Vediamo ora di fare un forecast dettagliato sull’Italia :

Dicembre
, primo mese dell’inverno meteorologico , esordirebbe con clima mite e altopressorio, con foschie e nebbie dense nelle valli. Freddo di notte e al primo mattino, specie al nord e valli interne del centro.

Tempo che cambierebbe profondamente tra l’11 ed il 12: probabile formazione di una zona di alta pressione tra Islanda, Groenlandia e isole britanniche, con arrivo di vasta saccatura polare. Tempo freddo e perturbato durante la seconda decade , con buone occasioni per nevicate a bassa quota specie al centro nord. Migliora il tempo in prossimità del Natale (21-26 dicembre), con temperature miti di giorno e freddo di notte.

Nuovo peggioramento a carattere freddo tra il 27 ed il 30, breve ma incisivo. Nuovamente soleggiato per capodanno e prima settimana di gennaio.

Dicembre, dalle proiezioni Ecmwf , vede un periodo secco sull’Europa occidentale(Gran Bretagna, penisola iberica, Francia , Sud Scandinavia mare del Nord e settore Atlantico occidentale). Segno di un anticiclone in quella zona , che favorirebbe ingressi di nuclei freddi da nord a partire dalla seconda decade. Precipitazioni sopra media nel mediterraneo .



Sul finire della prima decade di gennaio arrivo di un peggioramento dall’Atlantico con pioggia e neve sui monti (fino a bassa quota al nord ovest). Nuovamente mite e soleggiato a seguire (periodo 13-20 gennaio).

Ultima decade di gennaio che vedrebbe crollare gli indici Nao e Ao a valori fortemente negativi. Probabile instaurazione di un regime duraturo di Scand+ (fino alla prima decade di febbraio circa) . Periodo decisamente freddo e perturbato. 

Da metà febbraio tempo nuovamente mite e stabile, primi tepori primaverili nel corso dell’ultima settimana.


In conclusione, un inverno che trascorrerebbe con temperature nella norma e precipitazioni lievemente superiori al normale. Porta atlantica “classica” chiusa per la gran parte del periodo, con precipitazioni scaturite essenzialmente da peggioramenti a carattere freddo continentali, talvolta in associazione a depressioni basso atlantiche.

Insomma, un inverno buono per gli amanti della neve, ma senza eccessi. I periodi più propizi per il freddo saranno la seconda decade di dicembre , ultima decina di gennaio e prima di febbraio. 


A presto 


Alessio