Il nuovo articolo pubblicato ieri da Zerohedge.com fa un affondo sulla situazione del campo magnetico terrestre e prova a disegnare scenari ipotetici, supportati dalle più recenti ricerche in merito, sulle conseguenze che potrebbero esserci se dovesse invertirsi davvero.
Come sempre, andiamo con ordine.
“Lo scudo che protegge la Terra dalle radiazioni solari è sotto attacco dall’interno. Non lo possiamo prevenire, ma dobbiamo prepararci…” è il sottotitolo di un nuovo preoccupato report che mostra gli scienziati di tutto il mondo impaurirsi a proposito del fatto che il campo magnetico terrestre si stia invertendo, con potenziali conseguenze disastrose per l’umanità.
Secondo quanto riporta l’autore dell’articolo,
“Quando avverrà il cambiamento dei poli, le conseguenze per le infrastrutture elettriche ed elettroniche su cui si regge la civilizzazione saranno disastrose. La domanda è quando ciò accadrà”.
Il punto fondamentale è che cominciano ad esserci segnali che fanno pensare ad un’inverione dei poli magnetici della Terra:
Come riportato dalle note di Mac Slavo di SHTFplan.com, gli scienziati dell’Università del Colorado a Boulder hanno lanciato l’allarme rispetto al fatto che i poli magnetici terrestri stanno mostrando segni di inversione. Anche se l’inversione dei poli, in se stessa, non è un fenomeno nuovo, i venti solari che interferirebbero con la rete elettrica e renderebbero parti del globo inabitabili, potrebbero causare estesi disastri.
La Terra ha un intenso nucleo fuso che genera un campo magnetico capace di diferndere il nostro pianeta dalle devastazioni dei venti solari. Questo campo magnetico è essenziale per la vita sulla Terra e si è indebolito del 15% nel corso degli ultimi 200 anni. Questo campo protettivo si comporta come uno scudo contro le nocive radiazioni solari e si estende fino a migliaia di miglia nello spazio e il suo magnetismo influenza tutto, dalla comunicazione globale alla rete elettrica.
La situazione, quindi, è tutt’altro che rosea, soprattutto viste le politiche che sono (o non sono, a seconda dei punti di vista…) state messe in atto in questo ambito.
Come si diceva all’inizio, il fatto in se stesso non è nuovo e, anzi, mostra una sua ciclicità:
Storicamente, i poli magnetici terrestri Nord e Sud si sono invertiti ogni 200.000 o 300.000 anni. Comunque, l’ultima inversione è avvenuta 780.000 anni fa, il che significa che il nostro pianeta è ben oltre la scadenza, è in ritardo.
A fronte di questo ritardo, molti dati recenti fanno pensare come una possibile inversione sia imminente:
I dati satellitari più recenti, provenienti dal trio Swarn dell’Agenzia Spaziale Europea che monitora il campo magnetico terrestre, suggeriscono che un’inversione dei poli potrebbe essere imminente. I satelliti permettono ai ricercatori di studiare i cambiamenti che avvengono nel nucleo della Terra, dove il campo magnetico è generato. Le loro osservazioni suggeriscono che ferro e nickel fusi stanno drenando energia fuori dal nucleo terrestre, vicino a dove il campo magnetico si genera. Mentre gli scienziati non sono sicuri del motivo esatto per cui ciò sta avvenendo, essi la descrivono come una “attività irrequieta”, che suggerisce che il campo magnetico si sta preparando ad invertirsi.
Quanto appena affermato sembra essere confermato anche da un’altra fonte:
I segni dell’inversione dei poli terrestri sono visibili anche secondo Daniel Baker, che afferma che ciò devasterebbe la rete elettrica. Se ci fosse uno scambio, saremmo esposti ai venti solari, capaci di aumentare la formazione di buchi nello strato di ozono. In un nuovo documento, Baker, il direttore del Laboratorio per la Fisica Atmosferica e Spaziale presso l’Università del Colorado a Boulder, afferma che se succedesse questa inversione, potrebbe rendere alcune aree del pianeta “inabitabili”, eliminando le reti elettriche.
I commenti di Baker sono stati raccolti in un report scritto da Alanna Mitchell, autrice di un nuovo libro sull’argomento, che si intitola “The Spinning Magnet: The Electromagnetic Force that Created the Modern World and Could Destroy It” [la traduzione letterale suona così: “Il magnete rotante: la forza elettromagnetica che creò il mondo moderno e che può distruggerlo”, ndr].
A questo punto, l’autore dell’articolo propone una serie di citazioni sull’argomento:
“I pericoli: devastanti flussi di particelle provenienti dal sole, raggi cosmici galattici, e un aumento di raggi ultravioletti B provenienti dallo strato di ozono danneggiato dalle radiazioni, solo per nominare alcune delle invisibili forze che potrebbero ferire o uccidere le creature viventi“, scrive Michelle.
“E’ una cosa seria“, ha detto al MailOnLine Richard Holmes, Professore di Scienze Ecologiche, della Terra e dell’Oceano, presso l’Università di Liverpool.
“Immaginate per un momento che il vostro rifornimento di corrente elettrica venga messo k.o. per alcuni mesi – si può fare ben poco senza elettricità oggigiorno”.
“Niente luce. Niente computers. Niente cellulari. Anche tirare l’acqua del bagno o rifornire il serbatoio di un’auto sarebbe impossibile. E questo solo per cominciare“.
Capiamo bene, da queste ultime righe, l’impatto che avrebbe sulla vita quotidiana di ciascuno di noi…
I ricercatori prevedono che, in caso di inversione, centinaia di migliaia di persone morirebbero ogni anno a causa dell’aumento dei livelli di radiazioni spaziali. La radiazione al livello del suolo aumenterebbe così tanto che alcuni illustri suggeriscono che l’esposizione alla radiazione cosmica raddoppierebbe, causando più decessi per il cancro. “La radiazione potrebbe essere da 3 a 5 volte più grande rispetto a quella [proveniente] dai buchi nell’ozono provocati dall’uomo. In più, i buchi nell’ozono si ingrandirebbero e sarebbero più duraturi“, ha detto D. Colin Forsyth dal Mullard Space Science Laboratory presso l’UCL.
N.B.: le parole in grassetto e in corsivo sono riprese dall’originale.
Sara Maria Maestroni