Rispondo volentieri, spiegando un paio di cose, alla domanda che Massimo Cesare Pernigotti ha posto, ieri sera, in un commento sulla nostra pagina Facebook: Sì potrebbe avere un aggiornamento poli? Situation?
Sicuramente il dato che alla maggior parte di voi interessa è l’estensione dei ghiacci Artici e Antartici.
Ebbene… è, ovviamente, sottomedia…
FONTE: http://nsidc.org/arcticseaicenews/charctic-interactive-sea-ice-graph/
Come possiamo vedere dai grafici qui sopra, la situazione attuale è alquanto deludente. Sicuramente la propaganda mediatica pro-AGW vi dirà che è tutta colpa delle attività umane che immettono CO2 in atmosfera riscaldando il pianeta e provocando lo scioglimento dei ghiacci (e qui si potrebbe tirare in ballo l’ultima ricerca della NOAA secondo la quale il livello del mare sale e salirà più veloce persino di quanto fece al termine dell’ultima “Era Glaciale”… il che è palesemente impossibile per l’enorme differenza di ghiaccio presente sul pianeta…, ma vabbè… evitiamo!). Ma non è, ovviamente, così!
Cambiando fonte, però, troviamo una situazione meno grave…
FONTE: https://seaice.uni-bremen.de/sea-ice-concentration/time-series/
Ma NON è sufficiente guardare la situazione dei ghiacci senza chiedersi il perché di tale condizione.
Per il Polo Nord, la causa va ricercata nell’alta pressione presente in zona polare… che sta, contemporaneamente, spingendo il freddo verso le medie latitudini.
FONTE: http://ocean.dmi.dk/arctic/meant80n.uk.php
Nel sito trovate lo storico di tutti gli anni fino al 1958.
Come vedete, il riscaldamento del polo è iniziato giò ad Ottobre… ed è proseguito fino, tra alti e bassi, fino ai giorni nostri. Nello storico delle temperature oltre gli 80°N, presenti sul sito della DMI, possiamo notare che non è una novità (come invece viene propagandata in tv) questa situazione. l’unica differenza, da rimarcare, è che tale riscaldamento è avvenuto già in autunno… e non, come avviene di solito, in inverno.
Nel 2006, ad esempio, si aveva, in Gennaio, una situazione analoga all’attuale. Ma una situazione simile all’autunno 2016, non la troviamo. Perché?
La risposta è semplice: non abbiamo dati satellitari relativi ad un analogo periodo storico con attività solare così bassa!
Per il Polo Sud, invece, si è in Estate ed è normale che ci siano condizioni sfavorevoli per il ghiaccio.
Per i curiosi, riporto anche le immagini dei venti in quota (250 hPa, corrispondenti a circa 11.000 m di quota):
FONTE: https://earth.nullschool.net/#current/wind/isobaric/250hPa/orthographic=0.00,0.00,407
Dobbiamo preoccuparci?
Assolutamente no… o si… dipende dai punti di vista.
Anni fa pubblicammo un post nel quale spiegavamo, con dovizia di particolari, la dinamica che avrebbe innescato il raffreddamento.
In pratica, e molto superficialmente, la bassa attività solare comporta la formazione di nuclei di alta pressione in corrispondenza dei poli. Con tali nuclei ivi presenti, il Vortice Polare non si riesce a formare e questo comporta, a sua volta, la dislocazione delle masse d’aria fredda verso le latitudini più basse. All’inizio, l’effetto dell’alta pressione al polo, provoca anche un mancata formazione dei ghiacci artici (mancata formazione, non scioglimento… sono 2 cose completamente diverse). Il freddo alle medie latitudini, però, provoca il raffreddamento e il rallentamento delle correnti termoaline che dovrebbero mitigare le acque del Mare del Nord. Con acque più fredde e con una bassa attività solare, il raffreddamento dei poli è solo posticipato di qualche anno. Se all’inizio, infatti, si avrà una “non crescita” dei ghiacci, dopo qualche anno si avrà una crescita record. E questo proprio per il fatto che le correnti termoaline vengono raffreddate, rallentate e deviate già alle medie latitudini.
Nello specifico di quest’anno, quindi, cos’è che dobbiamo aspettarci per i ghiacci artici?
Essenzialmente una crescita lenta. Ma è sbagliato parlare di “scioglimento dei ghiacci”… perché, semplicemente, quelli che si stanno formando rimangono lì per l’intera stagione. Non c’è niente che si sta sciogliendo ai poli…
Giusto per completezza, comunque, pubblico anche le carte dell’estensione dei ghiacci Artici e Antartici:
FONTE: https://seaice.uni-bremen.de/sea-ice-concentration/
E lo spessore?
Eccolo!
Come abbiamo visto, quindi, la situazione non è così disperata… anzi… sta cambiando… ed è diversa da quella cui eravamo abituati.
In futuro, con l’Attività Solare che continuerà a scendere e si manterrà bassissima per decenni, il Polo Nord continuerà a soffrire ancora, ma vedrete che presto i ghiacci torneranno ad accumularsi in grande quantità… battendo ogni record!
Ci torneremo su… 😉
Buona giornata
Bernardo Mattiucci
Attività Solare