Di Alessio D.G. – Sabato 25 Maggio 2024
Bentrovati a questo aggiornamento sull’attività tellurica del nostro Pianeta. In linea con le previsioni, nell’ultima settimana vi è stato un discreto aumento della frequenza sismica globale, seppur inferiore alle attese. La mancata espulsione di flares dalla macchia solare AR 3585, previsti come molto probabili all’inizio, è saltata totalmente, ridimensionando molto l’entità del rischio.
Di conseguenza abbiamo subito solo gli effetti della forzante gravitazionale interplanetaria. Tali effetti si sono mostrati innanzitutto col sisma M 4.4 dei Campi Flegrei, tra l’altro avvenuto molto superficiale, ad appena 2.8 Km di profondità, fortemente avvertito dalla popolazione con danni moderati a edifici e oggetti. Rimanendo in Italia anche un M 4.0 a Cirò (Krotone) il 24 sera; 2 M >4 in Italia nel giro di 4 giorni è piuttosto inusuale.
Altro sisma da riportare è quello avvenuto poco a largo dell’Alaska domenica 19, con M 6.1, piuttosto forte.
Sempre in area nord americana, in California si è verificato un sisma di M 4.4 (inizialmente valutato come M 4.1); anche qui piuttosto superficiale (profondità 11 km) e registrato nitidamente da circa 7,8 milioni di persone. Riguardo la California occorre fare delle precisazioni: terremoti fino all’M 2.9 avvengono quotidianamente, oltre l’M 3.0 una volta ogni 1-2 settimane, oltre l’M 4.0 una volta ogni 7-9 settimane. Di conseguenza abbiamo avuto un chiaro aumento della frequenza sismica in tale area, in linea con la tendenza, anche a livello di sciami sismici minori.
Ulteriore sisma da riportare è quello avvenuto a largo della costa giapponese di Honshu con M 5.5 il 21 maggio.
Molto insolito poi il terremoto di M 5.4 verificatosi il 19 maggio al di sotto del Polo Nord.
In conclusione, vi è stato un moderato aumento della frequenza sismica globale negli ultimi giorni, in linea con le attese.
Fortunatamente non si è attivata la macchia solare 3585, altrimenti avremmo quasi sicuramente registrato sismi pericolosi, fino all’M 8.0. Fase di rischio sismico attuale che si conclude qui, in attesa di quella della settimana solstiziale di giugno, sulla quale torneremo ad aggiornarvi, specie se compariranno in contemporanea grosse macchie sul Sole.