Partiamo da un presupposto di base: si può discutere di Scienza con qualcuno che approccia la materia con mente aperta che, tradotto, significa porsi domande in continuazione, usare gli interrogativi per carcare le risposte, scoprire e domandarsi di nuovo se la scoperta ha un senso o meno. Questo è un atteggiamento che tutti noi dovremmo avere non solo su questioni scientifiche in senso stretto, ma anche su noi stessi.

Torniamo all’annosa questione del riscaldamento globale: ecco 3 evidenze da ricordare facilmente per rispondere ai seguaci di Al Gore & C.

 

 

Evidenza n°1: legame – mai dimostrato – fra aumento dei livelli di CO2 e aumento delle temprature globali.

 

Questo grafico mette a confronto i livelli di CO2 e le Temperature nel corso delle Ere Geologiche, partendo da milioni di anni fa.

Come si vede, le oscillazioni ci sono sempre state e mai è valsa la relazione in base alla quale all’auento di CO2 aumentano anche le temperature.

Fonti: 1-Analysis of the temperature in Geological Era, C. R. Scotese, 2002. 2-Earth’s climate: past and future, W. H. Freeman and Sons, New York, NY. 3-Marked Decline in Atmpspheric Carbon Dioxide Concentrations during the Paleocene, Mark Pagani et all, Science: Vol 309, N° 5734.

 

 

Evidenza n°2: caldo è meglio.

A mo’ di slogan, trovate riassunto ciò che ormai nessuno dice più: gli esseri viventi stanno meglio in condizioni climatiche che tendono al caldo – sto parlando dal punto di vista della facilità delle coltivazioni, ad esempio. Nei periodi caldi c’è abbondanza di risorse. Se pensiamo al tempo presente, la maggior parte del caldo c’è stato ai Poli durante i rispettivi inverni. Dove la maggior parte delle persone vive, il riscaldamento è molto più piccolo, trascurabile ai Tropici. Ecco cosa dice il Dr. Lindzen:

Questo può portare ad una diminuzione degli eventi climatici estremi, poichè le differnze di temperature fra nord e sud (fra sud e nord per l’Emisfero Sud) significa avere meno “energia potenziale zonale” (in altre parole, gradiente di temperatura) che possa alimentare le tempeste. In caso di uragani, l’Energia Ciclonica Accumulata può essere legata a cambiamenti nell’oscillazione del vento globale, a loro volta derivati da cambiamenti nelle pressioni superficiali dovute a riscaldamento sproporzionato.

Nel grafico sotto, è interessante notare a quali Periodi Storici corrispondono i periodi climatici con clima più favorevole.

 

 

 

Evidenza n°3: due metri, due misure in Groenlandia.

Se consideriamo i dati relativi alla Groenlandia, ci si accorge che vengono riportati dati usando misurazioni diverse, portando a conclusioni differenti.

Da una parte si fa riferimento ai campioni di carote di ghiaccio, dall’altra al metodo dei 3 anelli: quando confrontiamo i dati relativi ai due metodi, oltre al famoso “bastone di hockey”, compaiono  periodi anche più caldi rispetto a quello attuale, che apparirebbe come molto ridimensionato.

Il minimo che possiamo fare è interrogarci sulle ragioni che spingono ad usare metodi così diversi…

Non mancherà un secondo pezzo dove faremo qualche riflessione che guarderà a come la politica mondiale si sta rapportando a tutto ciò.

[Articolo liberamente adattato – qui la fonte]

 

 

Sara Maria Maestroni
Attività Solare