Autore: Guido Guidi
Data di pubblicazione: 16 Giugno 2016
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=41586

 

Bella domanda…chi può dirlo? Rassegnamoci, sarà estate sicuramente tra il 20 giugno e il 22 settembre, cioè tra solstizio ed equinozio. Circa il tempo, beh, è un’altra storia. Nelle ultime settimane abbiamo letto di tutto: sarà rovente, forse anche furente…ma anche no, condizionata dalla Niña (mentre ancora c’è El Niño), sarà instabile, quindi forse più fresca. Morale, ripeto, chi può dirlo.

Però, c’è chi sa o crede di sapere, quindi racconta, come saranno le estati tra il 2061 e il 2080. E, indovinate un po’? Saranno, con probabilità anche oltre l’80%, frequentemente, se non sempre, più calde dell’estate più calda. Tant’è e tanto riporta un gruppo di ricercatori che ha preso due set di modelli climatici CO2 dipendenti, come tutti i modelli climatici, e li ha fatti girare un bel po’ di volte. Il primo set con livelli di CO2 del tipo Business as Usual (BAS), cioè tutto come sempre senza riduzione delle emissioni e, soprattutto, tutto come nel paese dei miti e delle leggende vista la natura del modello BAS. Il secondo con coscienziose pratiche di riduzione delle emissioni.

Future risk of record-breaking summer temperatures and its mitigation

Risultato? Il secondo set di modelli ci regala un abbattimento della probabilità che le estati siano più calde della più calda al 41%. Meno male. Fino a un certo punto però, perché il clima è pazzo, si sa, per cui né le lo scenario peggiore, né quello così così, saranno uguali per tutti. In Europa (dannazione!) la probabilità di calura estiva più calura che mai sale al 90% e la percentuale ridotta è invece oltre il 50%. Ci dice male. Andrà meglio in Antartide, pare, perché per quella parte di pianeta non sono state fatte previsioni.

Tutto qui? No. Infatti, per accrescere la credibilità di questo esercizio di futurologia, invece di comparare i ruggiti bollenti dei modelli con le osservazioni del passato recente, si è pensato bene di far girare i modelli anche sul passato, aggiustando spero i livelli di CO2. Così, ecco servite 1400 “possibili” estati già accadute da paragonare con quelle che verranno. Possibili estati già accadute…meglio, molto meglio di quelle accadute per davvero!