Uno degli argomenti su cui ci capita piuttosto spesso – purtroppo, a dire il vero – di scrivere riguarda la credibilità delle informazioni diramate dagli Enti competenti in ambito climatico. Solo qui nel sito trovate molti articoli, l’ultimo proprio di pochi giorni fa, in cui inizia ad emergere che gli interessi politici e/o economici sovrastano la veridicità dei dati.

E’ di un mesetto fa circa questo pezzo – nelle prime 9 parole (11 nella mia versione tradotta), dice come stanno le cose:

La scienza, oggi, in tutti i campi, è invasa dalla corruzione (corsivo mio, ndr).

L’articolo punta l’attenzione sull’uso scorretto che viene fatto della dicitura “peer-reviewed” associata a quanto viene pubblicato in campo scientifico: l’autore fa notare che la sua mancanza potrebbe indurre le persone a scartare ricerche scientifiche serie, soltanto perché manca tale etichetta. Rischio ancora più grande se si tratta di qualcosa che mette in discussione le credenze e le convinzioni, così ben vivificate dal marketing di massa,..

Di nuovo, senza mezzi termini, si legge:

Purtroppo, sta diventando sempre più evidente che ci vengo dette bugie (corsivo mio, ndr) riguardo i prodotti e i farmaci che utilizziamo quotidianamente.

Vengono poi analizzati diversi ambiti in cui ciò è valido: la scienza del clima, la scienza che si occupa della salute e dei farmaci, la scienza del cibo.

Ecco cosa si legge a proposito della scienza del clima:

Molte persone hanno parlato contro la privatizzazione e la politicizzazione della scienza. Ad esempio, il Professor Lennart Bengtsson, un climatologo svedese e il primo direttore del “Max Planck Institute per la meteorologia” in Amburgo, ha dato voce al suo dispiacere che alcuni scienziati stanno, come ha dichiarato in un’intervista al Daily Mail, “mescolando il loro ruolo scientifico con quello di attivisti del clima”. Egli afferma che ci sono diversi indicatori di quanto la scienza si sta facendo gradualmente influenzare dalla visione politica”. (fonte)

La professoressa Joanna D. Haigh, Fisico britannico, professoressa di Fisiche atmosferiche all’Imperial College di Londra, co-direttore del “Grantham Institute for Climate Change” e primo presidente della Royal Meteorological Society, ha parlato anch’essa della politicizzazione della scienza del clima. (fonte).

Il consigliere per gli affari del Primo Ministro Australiano ha fatto lo stesso, come pure altri politici, con il Senatore James Inhofe, chairman del Comitato del Senato sull’ambiente e sui lavori pubblici. Potete leggere di più di questa storia qui.

Purtroppo, il mainstream denigra queste persone (grassetto mio, ndr), anche con grande effetto.

L’articolo prosegue con il video di una lezione di Richard Lindzen, uno dei più grandi esperti del settore: afferma che “tutta la scienza del clima che riceviamo è la scienza voluta dall’IPCC”. Anche in questo caso, la manipolazione dei dati sembra essere regina in tutti i campi della scienza.

 

L’articolo si conclude con alcune riflessioni che esprimono esattamente il mio pensiero al riguardo e su cui proprio ieri ci confrontavamo anche noi di AS: il pubblico ha un’arma in mano, fondamentale, che è la consapevolezza. Grazie alla rete – che se usata bene è un gran mezzo – abbiamo oggi a disposizione moltissime informazioni. Dobbiamo renderci conto che possiamo fare delle cose e le dobbiamo fare creando rete e connessioni fra di noi:

La consapevolezza rende per le elite più difficile manipolarci. Una volta che diventiamo consapevoli di qualcosa, non possiamo fermarci. Ad esempio, se pensiamo agli Organismi Geneticamente Modificati e ai pesticidi che vanno insieme. Appena le masse diventano consapevoli dei loro pericoli, esse iniziano a cambiare le loro abitudini di acquisto. Ora, la maggior parte dei Paesi nel mondo ha completamente proibito questi alimenti.

E’ difficile accettare che ci siano poteri invisibili, motivati esclusivamente dal proprio guadagno e dalla sete di potere, che ci stanno facendo del male, facendolo passare come bene. E’ solo quando diventiamo consapevoli di come veniamo danneggiati e delle nostre abitudini negli acquisti che essi cambiano le loro tattiche. Dall’altra parte, è incoraggiante che una volta che ci uniamo per uno scopo comune, qualunque cosa può essere raggiunta, ed in realtà noi abbiamo il potenziale e il potere di cambiare il mondo (corsivo mio, ndr).

Sara Maria Maestroni
Attività Solare