Di Tiffany Taylor,

Heartland 14 marzo 2016

Lo scienziato del clima Daniel Alongi è stato incriminato dal governo australiano con l’accusa di aver frodato i contribuenti di 556.000 $ in false spese dal 2008.

Alongi ha ammesso di aver creato false fatture, estratti conto, carte di credito, ed e-mail per coprire la sua appropriazione indebita di fondi. L’atto d’accusa di Alongi solleva seri interrogativi che riguardano la credibilità della sua ricerca. Durante il periodo di presunta frode di Alongi, la sua ricerca incentrata sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla Grande Barriera Corallina, mangrovie costiere, ed ecosistemi costieri pubblicando numerose riviste nazionali ed internazionali.

Il Meteorologo Anthony Watts ha riferito in un post sul suo popolare sito climatico Watts Up With That che l’interessato Alongi potrebbe aver falsificato i risultati scientifici per giustificare le proprie spese. Alongi ha pubblicato 140 pubblicazioni scientifiche mentre il suo lavoro è stato citato ben 5.861 volte da altri ricercatori.

“Se Alongi ha falsamente dichiarato di aver speso mezzo milione di dollari sulla sperimentazione al radioisotopo, risulterebbe piuttosto strano non aver prodotto risultati di test falsi, per giustificare la spesa di tutti quei soldi”, ha scritto Watts. “Gli scienziati non sono immuni dalla corruzione.”

L’arresto di Alongi risulta il secondo negli ultimi mesi, sollevando accese questioni riguardanti l’utilizzo dei fondi governativi dati per effettuare la ricerca sul clima. Alla fine del 2015, il comitato della Camera degli Stati Uniti su scienza, spazio, e tecnologia ha iniziato un’indagine di ricerca senza scopo di lucro del professore George Mason dell’Università di Jagadish Shukla’s non-profit research think tank, l’Istituto Global Environment and Security Inc (IGES). IGES ha ricevuto più di 63 milioni di dollari in sovvenzioni federali, pari al 98% del suo fatturato operativo dal 2001, ma ha prodotto molto poco in pubblicazioni e ricerca.

Una denuncia presentata dalla Competitive Enterprise Institute e causa di azione con Internal Revenue Service ha richiesto all’agenzia fiscale di indagare sulla Shukla e IGES per impegni illegali in attività di lobbying e advocacy, piuttosto che condurre ricerca con i contributi pubblici che sono stati dati loro.

“Gli scienziati possono essere tentati dal denaro come qualsiasi altra professione”, ha detto Marc Morano, editore di Climat Depot. “Un dottorato di ricerca non rende immuni alla potenziale corruzione finanziaria.

Fonte: Climate Change Dispatch

Enzo
Attività Solare