Di Fiorentino Marco Lubelli

Avevamo sottolineato nello scorso editoriale come la seconda decade del mese avrebbe visto un ritorno delle correnti atlantiche sull’Europa. La previsione si è rivelata sostanzialmente corretta come possiamo vedere nella prossima mappa.

In questa mappa sono evidenti almeno tre elementi climatologicamente notevoli: il rinnovato flusso oceanico in Europa, pilotato dalla depressione d’Islanda, la imponente e vastissima area di alte pressioni sul Mediterraneo e sulle regioni orientali europeee, “stirato” sui paralleli dalla depressione islandese e, la conferma, di una importante anomalia in zona aleutinica. Mi voglio soffermare un attimo proprio su questa anomalia che si conferma anche nella seconda decade del mese. Teniamola d’occhio in relazioni ai possibili effetti che essa potrebbe determinare sulla stabilità del vortice polare nella stagione fredda che si appresta ad iniziare. Gli effetti di questo pattern climatico sono evidenti nei suoi effetti sul nostro continente, come vedremo qui di seguito.

Evidente l’affermazione di un campo di alte pressioni su quasi tutto il continente con il flusso atlantico limitato alla alte latitudini europee. Gli effetti su temperature e precipitazioni sono logicamente conseguenti a questa configurazione generale.

Ancora una decade fortemente sopra media su tutto il continente europeo con particolare riferimento alle regioni alpine e a quelle orientali con picchi di +5°C sulla Russia meridionale. Concludiamo con le precipitazioni: in questo contesto non potevano che essere scarse, fatta eccezione per le regioni nord-occidentali italiane.

Da domani cambierà questo pattern, le alte pressioni tenderanno ad avere uno sviluppo più meridiano determinando le prime importanti infiltrazioni di aria fredda sulle medio-basse latitudini. Questo nuovo pattern sarà modulato dal flusso atlantico ancora molto attivo per cui non si escludono nuove fasi di stabilità tra la fine del mese e l’inizio di ottobre, in un contesto termico, che comunque, pare poter ritornare su valori più consoni alla stagione.

Fonte: Progetto Scienze