Di Fiorentino Marco Lubelli – Venerdì 24 Maggio 2024

Negli ultimi anni il mese di giugno è stato il viatico di estati torride. Lo sono stati il 2023, il 2022, e il 2021.

Se andiamo a vedere le anomalie dei geopotenziali a 500 hPa del mese di giugno, negli ultimi tre anni, vediamo che appare del tutto evidente la motivazione di queste abnormi anomalie calde.

Al netto delle grandi anomalie positive sul nord Europa, sintomo di un vortice polare precocemente inattivo e impossibilitato a portare verso sud correnti fresche ed instabili, appare evidente una anomalia di geopotenziale sull’Oceano Atlantico proprio dove dovrebbe esserci l’anticiclone delle Azzore, figura mtigatrice delle estati mediterranee. Una simile configurazione meteo-climatica ha permesso, negli ultimi tre anni, la prevalenza delle risalite dell’anticiclone africano a prendere il posto, già da giugno, dell’omologo oceanico. Tendenza che, si è poi riverberata nel resto dell’estate portando avvezioni calde anche storiche come quelle del 2022 (record di Siracusa) o quella devastante dello scorso anno in luglio. Quest’anno sembra che le cose siano del tutto diverse, vediamone i motivi.

Intanto le condizioni sul polo nord continuano a registrare temperature diffusamente al di sotto della media del periodo, con un vortice polare che, sembrerebbe non voler ancora lasciare il campo alla stagione calda in arrivo.

Ancora temperature rigide su Russia e Scandinavia dove il vortice polare non molla la presa. La vera novità però si trova in Atlantico ed è rappresentata dalla grande condizione di salute dell’Anticiclone delle Azzorre che compare in tutte le previsioni, fino a dieci giorni, ben saldo laddove deve stare cioè sulle omonime isole.

Fino alla fine di maggio la posizione “di quarta” dell’anticiclone delle Azzorre permetterà alle correnti oceaniche di entrare franche sul Mediterraneo con grande instabilità al seguito e temperature che oscilleranno tra la media del periodo e il sottomedia.

Successivamente, sembra, dalla media delle perturbazioni del modello GFS-12 che l’anticiclone oceanico voglia espandersi ancora verso est definendo le condizioni di un inizio estate finalmente “normale” con il suo omologo africano ben lontano sui suoi luoghi di origine. Va ricordato infatti che fino a che l’anticiclone delle Azzorre rimarrà in quella posizione saranno impossibili avvezioni calde sul Mediterraneo. Giugno con segni di normalità climatica dunque; seguiremo nei prossimi giorni se sarà solo una casualità o qualcosa di più…

Fonte : Progetto Scienze