Di P. Gosselin – 22 novembre 2017

Le temperature superficiali globali sono diminuite costantemente dall’ultimo El Nino, lo scioglimento dei ghiacciai ha subito una rapida decelerazione e il ghiaccio marino artico ha registrato una ripresa sorprendente quest’anno. Inoltre, il Pacifico equatoriale è appena entrato in una fase di raffreddamento globale che prende il nome di La Nina.

Ma c’è un altro segnale molto più inquietante che a lungo termine porterà il pianeta al raffreddando, il Prof. Fritz Vahrenholt e Frank Bosse scrivono: I segnali mostrano che la Terra sta andando verso un minimo di Dalton come quello che il pianeta è stato costretto a sopportare circa 200 anni fa .

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Il Sole a ottobre 2017

Di Frank Bosse e Fritz Vahrenholt
(Tradotto/modificato da P. Gosselin)

Il Sole (quasi) unico fornitore di energia della Terra al centro del nostro sistema solare è stato ancora una volta ben al di sotto della normale attività nel mese scorso. Il numero di macchie solari misurato (SSN) è risultato nella media di ottobre di solo 13.2. Soprattutto durante la seconda decade di ottobre (dal 9 ottobre al 20 ottobre) il sole è risultato spotless. Così il nostro sole ha visto un livello di attività che è risultato soltanto per il 33% della media di tutti i cicli solari catalogati nel mese 107.

Osservando l’intero ciclo solare, il ciclo corrente è risultato attivo soltanto per il 56% rispetto al ciclo solare medio (mostrato in blu qui sotto), calcolato in base ai 23 cicli solari precedenti:

Figura 1: Il ciclo corrente è indicato dalla curva rossa e viene confrontato con la curva media (blu) e il ciclo solare simile numero 5 (nero). Nell’ultimo anno osserviamo che c’è stata una pausa nell’attività solare con un SSN medio di circa 25.

Segue il confronto di tutti i cicli solari:

Fig. 2: L’anomalia accumulata dalle macchie solari dalla media dei precedenti 23 cicli – 107 mesi dall’inizio del ciclo.

L’attuale ciclo solare 24 è il terzo più debole dall’osservazione sistematica dell’attività dei cicli solari iniziata nel 1755. Solo i cicli solari n. 5 e 6 (1798 … 1823 durante il minimo di Dalton) sono risultati più deboli.

Ora vorremmo guardare al futuro, al ciclo solare numero 25, che dovrebbe iniziare intorno al 2021. Per fare ciò usiamo la forza dell’attuale campo polare, che abbiamo riportato in maggior dettaglio a dicembre 2016, leggi anche qui in inglese.

Ci stiamo dirigendo verso un periodo simile al minimo di Dalton

I ricercatori del Wilcox-Observatory della Stanford University sono stati avvisati di uno specchio danneggiato che ha causato letture inaccurate. Da allora l’errore è stato risolto e ora possiamo dare un’altra occhiata ai dati. I campi magnetici (la media dei valori dell’emisfero settentrionale e meridionale) sono arrivati a 57 centi-Gauss (cG).

Il precedente ciclo solare 23 (un indicatore per l’attività delle macchie solari per il ciclo corrente) nello stesso momento del ciclo era approssimativamente. 61 cG. In confronto: il ciclo solare risultato abbastanza normale 23 (vedi Fig .2) era indicato da un campo di circa 104 cG. Quindi è altamente probabile che anche il ciclo solare 25 sarà meno attivo del normale come lo è il ciclo corrente.

Di conseguenza sperimenteremo una fase solare debole paragonabile a quella del minimo di Dalton. È improbabile che sperimenteremo una fase ancora più debole come quella del Maunder-Minimum, avvenuta tra il 1650 e il 1700.

Fonte: No Tricks Zone

Enzo
Attività Solare