Il sole è rimasto senza macchie solari per 38 degli ultimi 41 giorni. Per trovare un periodo simile di giorni spotless dobbiamo necessariamente tornare indietro al 2009, quando il sole stava sperimentando il più profondo minimo solare da un secolo a questa parte.

Il minimo solare è ora arrivato, portando con se un forte aumento dei raggi cosmici, un aumento del 18% dal 2015, con buchi coronali di più lunga durata e aurore polari di uno strano colore rosa.

Nel frattempo, con oggi siamo giunti al 6° giorno spotless consecutivo e 133° (60%) del 2018. Conteggio SILSO/SIDC.

Inoltre dalla fine del massimo solare del 2014, le giornate senza macchie sulla superficie del sole sono con oggi 279.

 

L’immagine del sole inviata dalla sonda SDO/HMI Continuum

 

Il minimo solare è praticamente iniziato, non sappiamo però con precisione quanto durerà prima dell’inizio del ciclo 25. Probabilmente risulterà abbastanza lungo, almeno fino alla fine del 2019 o l’inizio del 2020.

La teoria di Svensmark afferma che con l’entrata del minimo solare ciò comporterà un forte aumento dei raggi cosmici con un ulteriore raffreddamento terrestre, dovuto ad un aumento di albedo del pianeta a causa dell’elevata copertura nuvolosa. Con le calotte di ghiaccio in previsione di espandersi, la calotta glaciale della Groenlandia sta già rispondendo con un accumulo di ghiaccio ad un ritmo quasi record nel 2018:

 

Figura 3: Il bilancio di massa superficiale accumulato della calotta glaciale della Groenlandia da settembre 2017 ad oggi

 

Seguiremo la situazione come sempre, consapevoli che i primi segnali iniziamo a vederli.

 

Enzo
Attività Solare