Ojmjakon, il villaggio jacuto noto come “polo del freddo” dell’emisfero boreale durante i mesi invernali, fino al 29 settembre non era mai scesa sotto i -12°C, accumulando i primi 6 cm di neve al suolo il 26 settembre.
L’ultimo giorno di settembre, però, vi è stata una rapida accelerazione dell’inverno, prima con una nuova nevicata che ha portato ulteriori 6 cm di neve fresca (altezza del manto salita a 12 cm), poi con un crollo termico in serata, con il termometro precipitato a -20,3°C.
Semplicemente “neve” (Снег in Russo)! foto da twitter@AskSiberia
Meglio ha fatto, sempre in Siberia, Delyankir. Anche qui è caduta molta neve tra il 29 e il 30 mattina (manto nevoso cresciuto da 9 a 23 cm), poi il termometro è precipitato fino a -23,1°C (valore che potrebbe essere ulteriormente ritoccato prima dell’alba), superando nella corsa alle temperature più basse dell’emisfero nord la canadese Svartevaeg, ferma ancora ai -22,9°C registrati il 26 settembre.
Prime nevicate negli ultimi giorni si sono registrate anche in altri luoghi della Siberia ben meno gelidi della Jacuzia, ad esempio nella regione di Irkutsk, in anticipo di un paio di settimane rispetto ai tempi soliti, e in quella di Blagoveshchensk. Abbiamo inoltre già evidenziato in altro articolo la nevicata precocemente record di Vladivostok e quella di Norilsk.
Aggiornamento
Delyankir ha – come supposto – ritoccato il suo record, scendendo nella notte a -26,3°C, prima località dell’emisfero boreale non ad alta quota, a scendere sotto -25°C in questa stagione.