Di Enzo Ragusa
Mancano pochi giorni alla fine del mese di marzo, ma possiamo già da ora anticiparvi che sarà un mese che vedrà l’attività solare in ulteriore crollo rispetto ai mesi precedenti. Complice una situazione solare molto delicata, che ha visto in questo mese 15 giorni spotless (14 consecutivi).
L’immagine del disco solare inviata dalla sonda SDO (Solar Dynamics Observatory) della NASA
Vi anticipo già che sarà un crollo perché se andiamo ad osservare la mappa dello Stonyhurst Eliographic, che raffigura la situazione di tutta la superficie solare, possiamo notare come non vi siano macchie nella superficie nascosta del sole, e che quindi, entro la fine del mese la conta delle macchie non potrà più cambiare di molto.
L’immagine della superficie solare tramite EUVI/AIA
Ma veniamo più nel dettaglio con i conteggi delle macchie registrate fino ad oggi.
Conteggi, che come al solito vengono messi gentilmente a disposizione dal Sidc:
Marzo 24 (provvisorio) – Ssn 8.7 – Febbraio 26.1 – Gennaio 25.8 – Dicembre 2016 18.9
Quindi, come potete vedere, c’è un forte calo delle macchie solari, addirittura una perdita secca rispetto al mese di febbraio di oltre 18 punti, e rispetto ai mesi precedenti che erano già risultati bassi nella media del periodo.
Anche il Solar Flux a 2800 MHz risulta in calo rispetto ai mesi precedenti anche se in maniera più contenuta.
Conteggi, che come al solito, vengono messi gentilmente a disposizione dal NOAA:
Marzo 24 (provvisorio) – SF 72.3 – Febbraio 76.8 – Gennaio 77.3 – Dicembre 75.1
Anche in questo caso, rileviamo un calo, seppur più contenuto di oltre 4 punti rispetto al mese di febbraio.
Vedremo nei prossimi giorni come chiuderà ufficialmente il mese corrente.