Arrivato nella giornata di ieri ancora l’ennesimo giorno spotless (disco solare visibile senza macchie) per il Layman’s, metodo di conteggio delle macchie solari portato avanti e gestito da Geoff Sharp, che adotta una linea il più possibile coerente con i conteggi del passato.
Nel metodo del Layman’s le macchie solari per essere conteggiate hanno bisogno di almeno 23 pixels.
Tutti i pixels in un’immagine digitale hanno una lettura RGB, che si divide in 3 separati canali, il Rosso (R), il Blu (B) ed il Verde (G), che può essere facilmente misurato e contato utilizzando un programma di grafica free chiamato GIMP.
Per essere contata, una macchia deve avere almeno 23 pixels che ha una lettura nel Canale Verde (Green-G) da 0 a 70 per almeno 24 ore. Questo in breve lo standard fissato per il conteggio, che oggi ha permesso di ripercorrere i registri ed eliminare i pore conteggiati dagli enti ufficiali quali SWPC e SILSO.
Il grafico sopra mette a confronto il dato di conteggio mensile che mostra i diversi metodi di conteggio. Il metodo NOAA partendo dal metodo Wolfer, non regolato con conteggio grezzo (NOAA non moltiplica per 0,6). Il SIDC utilizza la formula Wolfer (insieme con il fattore di scala Waldmeier) viziata nei periodi di elevato rapporto speck.
Confronto tra i due cicli, il ciclo 5 (minimo di Dalton colore fucsia) e il ciclo 24 (ciclo attuale colore azzurro) per il metodo di conteggio del Layman’s
Nel grafico sopra il confronto del ciclo 24 e il ciclo 5 (minimo di Dalton) con il metodo Layman’s.
http://www.landscheidt.info/?q=node/50
Enzo
Attività Solare