Di Kenneth Richard – 18 Febbraio 2019

I. Secondo l’IPCC, la vera manifestazione del “riscaldamento globale” può essere trovata quasi esclusivamente (nel 93%) negli oceani. L’aria superficiale o le variazioni di calore atmosferico rappresentano solo l’1% della rappresentazione del “riscaldamento globale”.

Fonte immagine: IPCC (2013)

II. Nei primi 2000 metri dell’oceano globale, ci sono stati solo circa 0,1° C di “riscaldamento globale” negli ultimi 50 o 60 anni.

Fonte immagine: Levitus et al., 2012
Fonte immagine: ScienceDaily.com

III. Al di sotto di questa profondità (2000 metri), l’oceano globale si è raffreddato a partire dagli anni ’90.

Fonte immagine: Wunsch and Heimbach, 2014

IV. Il cambiamento generale negli oceani globali nel periodo 1994-2013 è stato pari a uno schiacciante 0,02 °C, in quanto vi erano sostanziali regioni dell’oceano globale che erano state riscaldate e raffreddate durante questo periodo.


Fonte immagine: Wunsch, 2018

V. I cambiamenti nelle temperature oceaniche globali per lo strato di 0-1000 metri durante gli ultimi 200 anni sono così modesti che sono “al di sotto del limite di rilevamento”. Ci sono stati periodi di riscaldamento molto più rapidi (> 2 °C/200 anni) che si sono verificati “naturalmente” durante l’Olocene.

Fonte immagine: Bova et al., 2016

VI. Rosenthal et al. (2013, 2017) ha rigettato – touted by Dr. Michael Mann – che il riscaldamento dell’oceano durante il periodo 1955-2010 sia stato il “più veloce in 10.000 anni” dato che è stato vergognosamente derivato da malversazioni statistiche. Rosenthal e coautori hanno confrontato direttamente una tendenza complessiva di 8.000 anni con un’anomalia di 55 anni. Ovviamente la temperatura è più variabile in decadimento, piuttosto che in scala millenaria. La moderna velocità di cambiamento è comparabilmente più piccola della maggior parte degli ultimi 10.000 anni se dovessimo confrontare intervalli di 55 anni con intervalli di 55 anni.


Fonte immagini: Rosenthal et al., 20132017Climate Audit

VII. Anche se dovessimo considerare i cambiamenti globali della temperatura superficiale, il calore moderno è semplicemente un ritorno parziale al clima “normale” generale degli ultimi due millenni. L’unico aspetto notevole dei cambiamenti climatici negli ultimi secoli è stato il raffreddamento anomalo che si è verificato durante la Piccola Era Glaciale.

Fonte immagine: PAGES 2k 2015

VIII. Infine, il riscaldamento su scala emisferica di 4-5 °C nell’arco di pochi decenni – e l’innalzamento globale del livello del mare pari a 5 metri al secolo si sono verificati in modo naturale o senza cambiamenti nella concentrazione di CO2 nell’atmosfera. Questo è lo sfondo della variabilità naturale contro la quale i cambiamenti di temperatura moderni trascurabili di 0.05°C per decade e 0.14 of a meter of sea level rise per century deve essere valutato tenendo conto di quanto siano stati notevoli i cambiamenti moderni.

E, per dirla in breve, non c’è nulla di remotamente straordinario negli ultimi decenni nel riscaldamento globale.


Fonte immagine: Ivanovic et al., 2017

Fonte immagini: Schmidt & Hertzberg, 2011Hanna et al., 2011Stenni et al., 2017

Fonte: No Tricks Zone