Di Fiorentino Marco Lubelli – Giovedì 25 Aprile
Abbiamo già scritto ieri del possibile ritorno del caldo a fine mese e confermiamo questa previsione. Infatti come dicevamo ieri la circolazione meridiana che ha portato negli ultimi dieci giorni marcate anomalie fredde sul Mediterraneo centrale sposterà nuovamente il suo asse in pieno Oceano Atlantico riportando le calde correnti meridionali sull’Italia.
Evidentissimo il promontorio di alta pressione di origine libica che produrrà un deciso aumento delle temperature già da domenica e per i primi giorni della prossima settimana quando l’Italia ritornerà ad avere temperature ben al di sopra della norma del periodo.
L’apice del caldo si raggiungerà proprio a fine mese quando, fatta eccezione per le estreme regioni nord-occidentali, tutto il resto dell’Italia registrerà anomalie termiche positive comprese tra i 4 e i 6 gradi centigradi (la mappa che mostriamo è relativa alle medie dei run del modello GFS-12) con punte di +8 sulle Alpi orientali. Sarà una rapida fiammata infatti già dal primo giorno di maggio torneranno le piogge grazie allo spostamento di tutta la struttura depressionaria atlantica verso est.
Lo spostamento del centro depressionario atlantico verso est determinerà dunque non solo piogge abbondanti sul centro-nord Italia ma un ritorno delle anomalie negative soprattutto al centro nord. Nella mappa allegata che mostra ancora una volta la media delle perturbazioni del modello GFS-12 si vede benissimo lo split del vortice polare che rischierà di diventare strutturale nel mese di maggio, non paiono infatti ad oggi esserci tentativi di ricompattamento delle vorticità in sede polare nemmeno nel lungo termine. Ciò, come dicevamo ieri costituirà la vera incognita di almeno tutta la prima decade di maggio.
Appare infatti evidente dalla media delle perturbazioni del modello GFS-12 non solo l’isolamento di un nucleo freddo del VP in zona siberiana, ma la tendenza a nuovi scambi meridiani con possibile interessamento delle medie latitudini europee. Dunque alla pioggia maggio farà seguire il freddo? E’ davvero prematuro poterlo affermare infatti, per esempio, il run ufficiale di GFS-12 prevede uno scambio meridiano tra l’anomalia fredda russa e le medie latitudini europee ma sulla parte orientale del continente, con il ritorno del caldo per la seconda parte della prima decade di maggio sull’Italia. Non sono poche però le perturbazioni del modello americano che questa sera vedono una possibile interazione delle fredde correnti artico-continentali con l’Europa centrale, come si vede anche dalla mappa delle anomalie termiche a 850 Hpa previste per il 5 maggio. Insomma, inizia una fase molto altalenante del clima europeo solo i prossimi giorni potranno chiarire se dovremo davvero riporre gli abiti invernali per il lungo letargo estivo.
Fonte : Progetto Scienze